BIOGAS, LA PROTESTA NON SI FERMA – in 400 bloccano la Via Francesca

L'Eco del Monte e del Padule 29 Settembre 2012 0

Un momento della manifestazione

Ponticelli paralizzata, la via Francesca rallentata con una coda dalla stessa frazione di Santa Maria a Monte fino a Montecalvoli, disagi anche sulla strada che porta alla Fi-Pi-Li.

Il tutto ha creato anche qualche tensione ieri pomeriggio, venerdi 28 settembre, dalle 18 fino almeno alle 19, per la manifestazione autorizzata organizzata dal Comitato tutela salute e ambiente San Donato.

In strada dunque la protesta per esprimere “il disagio che si è già creato con l’inizio dei lavori della centrale a Biogas e il gran traffico di camion di 40 tonnellate in strade di tre metri ed il non rispetto delle regole imposte dalla Provincia nell’autorizzazione ma più che altro la non tutela delle forze dell’ordine locali alle continue chiamate dei cittadini”.

 Secondo il presidente del comitato William Busdraghi erano presenti circa 300, forse 400 persone, fra questi molti bambini.

Una manifestazione pacifica, però qualche automobilista si è davvero arrabbiato per il disagio, e sono divuti intervenire anche i carabinieri.

La settimana prossima sarà consegnata un secondo esposto in Procura a Pisa, molto corposo rispetto al primo, quindi sarà depositato anche un ricorso al Tar. 

 La protesta contro la costruzione dell’impianto nella frazione di San Donato quindi continua. Dalla mattina alla sera prosegue anche il presidio di fronte al cantiere in via Arno Vecchio.

 Intanto il 18 settembre si è tenuta una cena di autofinanziamento al ristorante Oasi al Lago, a 150 metri dal cantiere, a cui hanno preso parte 260 persone e il titolare del locale ha interamente devoluto l’intera cifra al comitato. 

 Inoltre ogni lunedì al Circolo Arci San Donato si svolgono le riunioni del comitato. 

  “Stiamo anche cercando di riunire insieme i vari comitati contro gli impianti per il biogas presenti fra Toscana e Lazio, abbiamo già preso contatti con un comitato di Capalbio – dice Busdraghi”. 

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