INCENDIO DOLOSO O FATALE DISATTENZIONE? Urge vederci chiaro e prendere provvedimenti

L'Eco del Monte e del Padule 26 Settembre 2012 0
INCENDIO DOLOSO O FATALE DISATTENZIONE? Urge vederci chiaro e prendere provvedimenti

Il Camion sulla sinistra è completamente bruciato solo poche ore dopo. Si notino l’assenza completa di focolai ed il cielo nuvoloso…

Siamo stati invitati a tornare sul tema del rogo scoppiato nella serata di domenica in prossimità del Ristorante “La Veletta” a Cascine di Buti da una segnalazione di un lettore che ha notato, il giorno successivo al divampare delle fiamme (quindi lunedì 24 Settembre, intorno all’ora di pranzo…), la ripresa dell’incendio proprio nello stesso punto.

Avvisati prontamente i Vigili del Fuoco, il cittadino, di cui manteniamo riservata l’identità per rispetto dellai privacy, ha accompagnato solertemente la pattuglia sul luogo, e ha constatato quanto efficiente fosse stata l’opera di bonifica compiuta la sera precedente dai Vigili del Fuoco intervenuti nell’occasione, pur costretti a lavorare in condizioni di oscurità quasi assoluta.

La nostra diretta testimonianza ci trova in sintonia con quanto descritto, essendoci recati sul posto solo poche ore prima per constatare gli effettivi esiti del rogo alla luce del sole.

Ciò che stava bruciando lunedì, era quel camion che nella foto si scorge sulla sinistra dell’inquadratura, e viene naturale chiedersi quali possano essere state le cause scatenanti delle fiamme, viste anche le condizioni meteorologiche sicuramente non ideali al propagarsi di un nuovo incendio.

In un primo momento (domenica sera, nell’immediatezza dell’evento) Carabinieri e Vigili del Fuoco erano stati propensi ad indicare come fattore principale una fatale dimenticanza o la troppa disinvoltura nell’appiccare il fuoco a delle “stoppie” (pratica fin troppo comune e colpevolmente tollerata dalle Autorità), ma alla luce di quanto verificatosi il giorno successivo (l’incomprensibile incendio di un camion) il sospetto sorge spontaneo: che si tratti di un atto doloso ? Una sorta di “vendetta privata” tra confinanti per non si sa quale torto ricevuto (presumibilmente per cause oltremodo futili) ? Intanto chi ci ha rimesso sono quegli ettari di campagna intensamente coltivati (ortaggi, granturco, girasoli, ecc…) che hanno subito un danno di contaminazione da amianto (sono bruciate decine di metri quadrati di Eternit) irreparabile. Visti i controlli sul tipo di produzione agricola “amatoriale” che si concretizza nella zona chi sa quante persone apprezzeranno questo inverno queste primizie fatalmente contaminate ed irreparabilmente cancerogene. All’autorità competente rivolgiamo l’invito perentorio di inibire la raccolta di quanto prodotto nella zona incriminata, e con una certa fretta, perchè sappiamo ben troppo bene come vanno a finire di solito queste vicende: i proprietari (più spesso solo “coltivatori per hobby”) andranno di soppiatto a raccogliere quanto recuperabile “fregandosene” altamente di qualsiasi basilare norma igienica. Magari offrendo anche in dono a parenti e conoscenti qualche “bel cesto di insalata coltivata proprio da me… sai dove ciò il campo alla Spianata…?” 

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