Un episodio di profonda maleducazione macchia l’ottimo lavoro svolto all’entrata delle Scuole di Bientina

L'Eco del Monte e del Padule 25 Settembre 2012 0

BIENTINA. Dispiace dover commentare così spesso comportamenti talmente scorretti da risultare universalmente condannabili, ma questa è la società che ci siamo creati, e forse la colpa è anche un po’ nostra, quelli che assistono a certi episodi senza muovere foglia.

Quanto accaduto è presto detto: dopo settimane di appelli congiunti al mantenimento dell’ordine di fronte e ad un comportamento responsabile nel momento di maggior afflusso all’entrata delle Scuole Elementari (Sindaco, Preside, Consiglio dei Genitori, insegnanti e personale scolastico vario… e, per quanto possa contare anche noi de “L’Eco”, precursori in tal senso), dopo che la comunità è riuscita ad imbastire  un servizio di volontariato per regolare quella che era diventata una ammucchiata di fantozziana memoria (grazie all’indispensabile interessamento delle autorità preposte ed alla disponibilità dei diretti interessati, i coniugi Cupidi), questa mattina un bellimbusto ha rischiato di far regredire tutta la situazione creatasi grazie alla sua idiosincrasia nei confronti dell’ordine e delle regole di convivenza più elementari.

Ci spieghiamo meglio; mentre si apprestava ad attraversare la strada tenendo per mano il suo bambino proprio un attimo dopo che il Comandante della Polizia Municipale aveva dato il via libera ad uno Scuolabus ed alle auto che stavano sopraggiungendo, questo “tizio” è stato caldamente invitato dal Comandante Doveri stesso a rispettare gli elementari comandi stradali. Poteva finire lì; abbassare il capo, magari scuotere la testa e tirare innanzi… (non pretendiamo certo che TUTTI si possano adeguare al rispetto delle norme dopo una vita passata ad “impiparsene” altamente). NO !!! Non pago di aver rimediato una sonora tirata d’orecchi pubblica (o forse proprio per averla rimediata…) l’attempato “bulletto”, si è rivolto al nostro Comandante dei Vigili  apostrofandolo con uno sprezzante “Pensa a fa’ il tu’ lavoro, te… E vai a mette’ a posto i cartelli stradali !!!”

Conoscendo Antonio Doveri, non dubitiamo che abbia fatto veramente fatica a dominarsi: avrebbe avuto tutto il diritto di rispondere a questo atto di assoluta mancanza di rispetto con una  identificazione immediata del soggetto per sporgere denuncia nei suoi confronti (non scordiamoci che in quel momento Doveri stava svolgendo la sua attività di Pubblico Ufficiale)… Ma da persona esperta e navigata qual è, Doveri si è limitato ad inghiottire il boccone (quanto amaro… ) e rendere noto l’accaduto a noi ed al Consiglio d’Istituto della scuola solo in seguito. Saggia decisione, non c’è dubbio.

Ciò non toglie il fatto che il vecchio adagio secondo cui “la Mamma degli imbecilli è sempre incinta” trova ancora una volta conferma. Si domandava giustamente il Comandante questa mattina: “Come si può pretendere di insegnare ai nostri figli il rispetto e l’educazione se gli esempi sono questi ? Ammesso e non concesso che il “signore” avesse una fretta indiavolata, che differenza potevano fare quei 10 secondi di attesa di fronte ad una strada trafficata ?”

La riflessione che viene da questo spunto di cronaca spicciola è proprio questa. L’esempio (sino ad oggi ottimo, se escludiamo questo isolato episodio che speriamo vivamente resti tale) che diamo tutti i giorni ai nostri figli è fondamentale per la loro crescita. Crescita umana e civile. Senza considerare che al siffatto esempio di bestialità potrebbero aver assistito altri cosiddetti “adulti” ed averne tratto delle fuorvianti conclusioni. Del tipo: “Hai visto lui là… che ganzo !!! Domani gliele canto anch’io…”. Siamo certi che il 99,99% dei genitori che la mattina vengono a scuola ad accompagnare i figli siano cittadini integerrimi e rispettosi dell’autorità… ma c’è sempre il restante 0,01%. Ed è di quello che dobbiamo temere. Temere che il cattivo esempio porti alla cessazione del servizio di afflusso alla scuola, perchè se il Comandante Doveri ha la scorza dura di un professionista temprato dalle esperienze (e saprà bene lui come rispondere ad altre eventuali – ma non augurabili – intemperanze), altrettanto non può dirsi degli altri protagonisti del mattino: come potrebbero reagire ad esempio i Signori Cupidi di fronte ad un “bucefalo” che si permettesse di apostrofarli in tal modo ? Potrebbero benissimo posare la divisa pensando: “Ma chi ce lo fa fare ?”.

Allora calma. Bientina ha dimostrato di saper sopperire quasi subitaneamente ad una momentanea mancanza di organizzazione (e non poteva essere altrimenti, vista la coincidenza di diversi fattori, quali l’avvicendamento del dirigente scolastico, l’inaugurazione della nuova Scuola Materna, l’inopinato aumento degli alunni…): il ripetersi di episodi come quello di questa mattina potrebbero riportare ad uno “status quo ante”, ed all’indesiderabile di caotico afflusso mattiniero al plesso scolastico.

ISOLIAMOLI !!! Non chiediamo di riprendere immediatamente i maleducati sul fatto (visti i tempi che corrono c’è il rischio di beccarsi anche una “manata”…), ma un’occhiataccia di malcelato disprezzo… Facciamoli sentire per quello che sono in realtà: passateci il termine, dei veri GHIOZZI DI BU’A !!!   

Leave A Response »