Una realtà chiave del panorama sportivo fornacettese. Che annovera, fra i propri soci, personaggi importanti dell’economia e della politica del territorio. Il Tennis Club di Fornacette, guidato da Riccardo Pertici, è una realtà sempre in crescita, che negli ultimi tre anni ha fatto sforzi enormi per rinnovarsi. «Le nevicate degli ultimi tempi hanno messo a dura prova il nostro pallone», entra nel merito Pertici. E, per riparare i danni, abbiamo dovuto spendere molto. Nonostante questo, però, siamo riusciti a migliorare la nostra scuola tennis, con l’ingresso di maestri di categoria superiore, come Florio Panaiotti e Andrea Massariello. Adesso abbiamo i campi pieni di bimbi che giocano, ma anche di adulti». I numeri parlano chiaro: alla scuola sono iscritte ben ottanta persone. «Organizziamo dei corsi collettivi, da tre a cinque partecipanti», entra nel merito il maestro Panaiotti. «Presto ci affilieremo alla Uisp e alla Federazione Italiana Tennis». Il salto di qualità, a detta di Pertici, c’è stato durante la festa dello sport di qualche domenica fa a Fornacette. «Lo spazio che il Comune ci ha assegnato davanti alla Casa del Popolo ci ha consentito di ottenere un’alta visibilità», continua il presidente. «Adesso i soci sono una novantina, ma contiamo di arrivare presto a quota cento. Sicuramente entro la fine dell’anno». Insomma, tante persone che frequentano la struttura sportiva di via Genova. La quale, fra le altre cose, ha le tariffe d’iscrizione più basse in Valdera, con circa un centinaio di euro di quota annua. A coronare gli sforzi di Pertici ci pensano le affiliazioni eccellenti di cui il Tennis Club si può fregiare. «Abbiamo Gabriele Orsini – presidente del Tennis Club di Pisa – e Carlo Paoli, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Fornacette. In più, anche Moreno Franceschini, ex primo cittadino di Cascina. «Le affiliazioni arrivano ingenti da tutta la Valdera, e questo è un segnale confortante». Un pensiero corre alla figura di Nicola Agostini, patron della Pistoni Asso, deceduto recentemente. «Per noi era un onore la partnership che ci legava. Ma anche senza il contributo della sua generosità, siamo riusciti ad allestire, con centoventi iscritti, il torneo di settembre, valevole per chi vuol raggiungere una qualifica superiore nell’ambito del tennis».
Jacopo Paganelli
