L’EX AMANTE LO PERSEGUITA. NON SIAMO A HOLLYWOOD, MA A CALCINAIA. E IL TRIBUNALE LA CONDANNA

L'Eco del Monte e del Padule 19 Ottobre 2012 0
L’EX AMANTE LO PERSEGUITA. NON SIAMO A HOLLYWOOD, MA A CALCINAIA. E IL TRIBUNALE LA CONDANNA

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Forse, vista l’età non propriamente “puberale”, non è il caso di approfittare della allocuzione “sedotta e abbandonata”. Che ci fosse condiscendenza ed estrema complicità è risultato evidente fin da subito, non appena la signora 60enne ha iniziato a snocciolare vizi e virtù del fedifrago marito alla di lui moglie ed a quante più persone contattabili con e-mail (colleghi di lavoro, pparenti, conoscenti, ecc…).

Ma Il ruolo dell’amante, si sa, è spesso il più duro e difficile. Sempre in secondo piano, costrette nell’ombra e, alla fine della “liason” obbligate a svanire senza lasciar traccia agli occhi del mondo. Questo sarebbe il lieto fine. Ma non sempre va a finire così. E a volte la storia lascia tracce profonde e riserva risvolti inattesi e clamorosi.

Una vicenda che ricorda la trama del film “Attrazione fatale” del 1987 (senza spingersi ai livelli drammatici della pellicola hollywoodiana…) per una coppia di Calcinaia. 

i due protagoniisti della pellicola Glenn Close e Michael Douglas

Lex amante del marito, la Signora citata in apertura, era diventata un tormento perché continuava a perseguitare con offese e minacce anche attraverso sms sul telefonino.

Ma non solo: invadeva il computer con e-mail, chiedeva soldi, annunciava “la pagherai per tutto il male che hai fatto”. In queste e-mail, per di più, si vendicava svelando quegli intimi segreti di coppia come le preferenze sessuali dell’uomo che aveva frequentato per alcuni anni. Una mossa quantomeno poco accorta, perchè se il “gaudente” veniva in qualche maniiera infangato o deriso, chi era la partner di dette “perversioni” se non la Signora stessa ? Nei messaggi, quindi, “informava” dei vizi e dei gusti di cui lei era venuta a conoscenza e di cui era stata complice per anni. Un modo del tutto opinabile, ancorchè punibile dalla legge, che la donna avrebbe individuato per “farla pagare cara all’ex amante.

Questa donna aveva messo in piedi – in un arco di tempo tra 2010 e 2011 – un vero e proprio elenco di vendette pungenti contro quell’uomo con cui di certo per un periodo era stata anche felice. Ma invece di dimenticare, per lei era venuto il momento della vendetta: le e-mail, corredate di foto sicuramente imbarazzanti e che mettevano la controparte alla berlina, le aveva inviate anche ai clienti dello studio del professionista. Così come le aveva inviate sul luogo di lavoro della moglie del suo ex amante. Tutta questa situazione aveva reso impossibile la vita di questa famiglia che si sentiva molestata e minacciata, e che ha denunciato di essersi trovata praticamente “costretta a vivere isolata” con la conseguenza di ripetuti stati d’ansia.

Per questo ad un certo punto la coppia ha sporto denuncia e quindi messo in moto la macchina della giustizia.

Così, per stalking, la signora, 60 anni, è finita in Tribunale a Pontedera dove ha patteggiato la pena.

Per lei il giudice Giovannelli, sentite le argomentazioni del Pubblico Ministero avvocato Giovanni Pepe e le ragioni della difesa, affidata dall’imputata all’avvocato Lorenza Musetti di Livorno, ha stabilito la pena di sei mesi e 20 giorni di reclusione.

 

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