Si è inaugurata nell’ex Frantoio Rossoni la tappa della Mostra itinerante “Cavour e il suo tempo”, patrocinata dal Comune di Buti e organizzata dall’ “Associazione Amici della Fondazione Cavour“, con il contributo della “Fondazione Cavour” e della “Biblioteca Universitaria”.
La mostra al piano terreno
Un particolare della struttura dell’ex frantoio
Sono intervenuti gli assessori Giacomo Pratali ed Isa Garosi in sostituzione del Sindaco di Buti Alessio Lari (assente giustificato per indisposizione), il Sindaco del Comune di Calci Bruno Possenti (uno dei promotori del passaggio della mostra in Toscana fin dal 2010) ed il curatore dell’evento, Dottor Gino Anchisi. La platea formata dagli studenti delle scuole medie di Buti accompagnati dal Preside dell’istituto “Iqbal Masih” Luigi Vittipaldi, ha assistito incantata all’introduzione, un sunto degli avvenimenti che hanno portato all’unità d’Italia riprodotto attraverso una breve audiovisivo composto da “slides” oltremodo interessanti ed istruttive, riproducenti avvenimenti storici, sociali e di costume del periodo oggetto della Mostra (gli anni che dalla Rivoluzione francese arrivano fino al 1871). Un modo originale e coinvolgente per suscitare l’interesse del visitatore di una mostra che tratta argomenti vitali della nostra storia, troppo spesso propinati attraverso una serie assai tediosa di retoriche ed enfatiche ricostruzioni accademiche. “Cavour e il suo tempo”, al contrario, appassiona proprio per la commistione di nozioni di stampo “canonico” ad altre di carattere più ecumenico, proprio per aprire una visione più ampia del secolo che ha visto il sorgere della Nazione attraverso la vita e le opere di uno dei suoi Padri.
Un momento della presentazione
L’evento (la cui idea di base fu parto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2010, in occasione dei futuri festeggiamenti del 150° anniversari dell’Unità d’Italia) farà tappa a Buti fino all’8 dicembre prossimo, a causa della sua natura stessa di “Mostra itinerante” e quindi obbligata al rispetto del calendario già programmato in precedenza.
Ma il tempo per visitarla non mancherà certamente (3 intere settimane) a chi è desideroso di approfondire la conoscenza con un capitolo di così ragguardevole importanza nella Storia di tutti noi italiani.
