DA GENNAIO EQUITALIA SARA’ UN BRUTTO RICORDO (SOLO PER LE TASSE COMUNALI, PER ORA…)

L'Eco del Monte e del Padule 27 Novembre 2012 0
DA GENNAIO EQUITALIA SARA’ UN BRUTTO RICORDO (SOLO PER LE TASSE COMUNALI, PER ORA…)

Finalmente ci siamo..! Un primo passo verso l’emancipazione da Equitalia vedrà il varo dal prossimo Gennaio.

Per le multe dovremmo aspettare ancora un po’, forse un anno (se le varie trafile burocratiche non si metteranno ad intralciare il percorso), ma per gli altri tipi di contributi e tasse, tra poco più di un mese l’Unione Valdera (e di conseguenza i cittadini dei quattordici Comuni che ne costituiscono l’ossatura) si libereranno parzialmente dal giogo di Equitalia.

Occorre però fare chiarezza su di un punto fondamentale: tutto ciò non significa non pagare più le tasse dovute, tutt’altro. Si tratta di una razionalizzazione di un servizio a beneficio dell’erario che dovrà trovare nella fattiva collaborazione del contribuente finale il mezzo necessario per funzionare, come dimostrato dall’esperienza diretta dei Comuni che già stanno attuando la pratica (i Comuni dell’Alta Valdera, a cui si sono aggiunti in seguito Lari e Calcinaia).

L’obiettivo, come appena detto, è duplice: il rapporto diretto con gli utenti (a chi non è mai capitato di recarsi fino a Pisa per pagare una bolletta scaduta – magari la tassa per “i lumini del cimitero” risalente a 4/5 anni fa e dimenticata in un cassetto – e trovarsi di fronte a un “muro di gomma” rappresentato da un anonimo impiegato che non può – o non vuole – capire le nostre ragioni, rispondendoci con un aut-aut che sa tanto di “esazione feudale”..?) e la conseguente riscossione dei tributi inevasi in tempi più brevi (a tutto guadagno dell’erario e del contribuente, che non vedrà accollarsi quelle ingiuste ed odiose more ragione ultima per cui Equitalia risulta invisa al 75, 55% degli italiani).

Ad oggi risultano 2 i milioni di €uro di tributi inevasi nei 14 Comuni facenti parte dell’Unione. Una bella cifra, se pensiamo che si tratta di soldi relativi solamente a quelle tasse che andrebbero pagate direttamente all’Amministrazione Comunale. Parliamo di tasse per i servizi scolastici (trasporto e mensa), le lampade votive dei cimiteri, la famigerata IMU (che il Comune, in realtà, intasca per conto del governo…). Se queste riscossioni venissero affidate ad Equitalia per l’incasso, come succede oggi per Pontedera ad esempio, occorre tenere in considerazione il fatto che, per legge, bisogna versare a Equitalia un aggio del 9 per cento.

Vale a dire 180 mila euro.

E, il risultato finale ottenuto – stando a quel che succede fino a oggi – si aggira su una percentuale che è inferiore al cinquanta per cento. S’assesta sul 40%. Che tradotto in cifre vuol dire 800mila euro di riscossioni andate a buon fine.

Dati alla mano, stando all’esperienza dei Comuni già citati che svolgono da tempo la riscossione in proprio, la percentuale di incasso andata a buon fine sale all’80%, oltre un milione e mezzo. Quasi esattamente il doppio. E le previsioni di spesa per allestire un servizio autonomo per l’Unione, indicano in circa 90.000 la cifra preventivata: la metà di quel che andrebbe versato a Equitalia.

E poi c’è la vicinanza che permette al cittadino di dialogare. Si sa chi è l’intelocutore, lo si può contattare fisicamente, si possono porre quesiti, sciogliere dubbi, avere risposte.

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