C’è sempre qualche azienda che siu rivolge ai Centri per l’impiego sparsi per la Provincia di Pisa.
Va precisato che la ricerca è quasi esclusivamente limitata a figure specifiche e con particolari caratteristiche, spesso legate alle peculiarità del territorio o del ramo produttivo particolare. Gran parte delle altre mansioni invece, rimangono senza eccessiva richiesta.
Colloquio al CENTRO PER L’IMPIEGO di Pontedera
A fine settembre nei centri di Pisa, Pontedera, Santa Croce e Volterra, la situazione era tutt’altro che rosea: in tutto il territorio oltre 52mila iscritti alle cosiddette liste di collocamento: più di seimila cinquecento, con età dai 16 ai 25, presumibilmente alla ricerca del primo lavoro. Il sessanta per cento erano maschi, il restante quaranta donne.
Risultano completamente ferme le richieste di artigiani (idraulici, falegnami ecc.), quelle del settore edilizia e di quello metalmeccanico. La ripresa, invece, riguarda il commercio (commessi, addetti vendita), i pubblici esercizi (baristi, camerieri, cuochi) e occupazioni nel settore dei servizi (parrucchieri, estetisti, addetti alle pulizie).
Stabili gli assistenti familiari e il personale di tipo impiegatizio (amministrativo/contabile).
Per il personale con ruoli di tipo impiegatizio (amministrativo/contabile), qualcosa sembra muoversi, anche se in questo caso sussiste la richiesta conoscenza delle lingue straniere, specie l’inglese commerciale.
A Santa Croce, San Miniato e Castelfranco è in ripresa il settore calzaturiero (anche se per brevi periodi) ed esistono difficoltà da parte delle aziende a reperire figure professionali specializzate quali montatore, premontatore ed addetto alla calziera (parlando con i lavoratori e con le aziende si riscontra una scarsa disponibilità dei giovani ad essere formati in questo settore per due motivi principali: il basso stipendio del settore e la formazione che dovrebbe avvenire a fine turno.
