FESTA DELLA VITTORIA & GIORNATA DELLE FORZE ARMATE. GLI APPUNTAMENTI

L'Eco del Monte e del Padule 3 Novembre 2012 1
FESTA DELLA VITTORIA & GIORNATA DELLE FORZE ARMATE. GLI APPUNTAMENTI

L’agenda delle commemorazioni del 4 Novembre dei Comuni della zona abbonda di appuntamenti, visto che come ogni anno ogni paese si dispone a rendere il dovuto omaggio ai caduti della Grande Guerra 1915/18. Ormai lontana quasi un secolo, ma vicina negli ideali universali che essa deve rappresentare per le giovani generazioni. Bientina, Buti, Calcinaia… Ciascuna Amministrazione, pur facendo i conti con la “spending rewiev”, retaggio di questa triste congiuntura economica che le obbliga a confrontarsi con i dettami del Governo, celebrerà l’anniversario della Vittoria. E’ così che la delegazione di Calcinaia guidata dal Vice-Sindaco Roberto Gonnelli, partirà alle 9:30 deponendo una corona d’alloro presso i monumenti che onorano la memoria dei Caduti (la lapide posta nel Palazzo Comunale, il monumento ai caduti nei giardini di piazza Indipendenza, la Chiesina in via Vittorio Emanuele,il monumento in piazza della Repubblica e Asilo dei Caduti di Guerra a Fornacette); a Bientina la partenza del corteo che deporrà le corone in Piazza Martiri della Libertà ed al monumento posto nella vicina Chiesa di San Domenico è fissata per le 10 di fronte al Municipio, alla presenza delle varie Associazioni cittadine e della Filarmonica Bientinese che si produrrà in un breve concerto al termine delle cerimonie. Il Comune di Buti, avendo già programmato un evento coivolgente i ragazzi delle scuole per venerdì 2 e dovendo rimandare alla settimana seguente per il “ponte” osservato da studenti e insegnanti, renderà il proprio omaggio al monumento ai Caduti sulla piazza della Chiesa di San Giovanni Battista, all’uscita della Santa Messa delle 11:30.

Truppe in marcia sull’Ortigara (1917)

Non poteva lo Stato, per tramite delle sue Istituzioni più decentrate sul territorio, ovvero le Amministrazioni Comunali, non rendere omaggio ai propri figli, immolatisi quasi cento anni fa lontani dalle loro case e dai loro cari, per difendere la “Patria” dall’invasore straniero. Certo, studi successivi ci hanno dimostrato che risulta sempre difficile dividere i protagonisti di così complesse vicende storiche in “buoni” e “cattivi”, così come la nostra buona Maestra faceva in prima elementare. Ma come altrimenti infondere in centinaia di migliaia di giovani un simile afflato patriottico, quando per loro il termine “Patria” rappresentava poco più di un’astrazione, un mero concetto geografico che gran parte di loro, in possesso solamente di pochi rudimenti di istruzione, riusciva a stento ad identificare sulle carte militari ? Prima occasione in cui si ricorse alla coscrizione obbligatoria, primi tremendi stermini (l’uso sconsiderato dei gas, le epidemie in trincea, il vergognoso capitolo delle “decimazioni”…). Tutti aspetti che si sciolsero in un impeto di giubilo orgolgioso all’indomani di Vittorio Veneto, ad oggi sconosciuto alle masse, se non in occasione dei trionfi (assai rari, ahimè…) della Nazionale Italiana di calcio.    

One Comment »

  1. Moreno Testi 1 Novembre 2012 at 11:28 - Reply

    Ricordo ancora quando qualche anno fa, prima della Presidenza di Ciampi, avevo esposi dal balcone della mia abitazione il tricolore, non ricordo se in occasione del 25 aprile o del 4 novembre. Il giorno dopo ad un amico raccontai che avevo messo la bandiera italiana al balcone, la sua risposta fu: “O perché ? Un gioava mìa l’Italia !”. Da ridere … se non fossi italiano.

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