“MA QUELLA STRUTTURA A BIENTINA, A COSA SERVE ? ED A CHI SERVE ?” CHIEDE DE VITO

L'Eco del Monte e del Padule 30 Novembre 2012 0
“MA QUELLA STRUTTURA A BIENTINA, A COSA SERVE ? ED A CHI SERVE ?” CHIEDE DE VITO

Il Consiglio Comunale di Bientina dello scorso giovedì era atteso in ragione delle polemiche innescate dall’uscita dall’aula da parte degli esponenti dell’opposizione “Valdera Civica” avvenuta nel corso della seduta del giorno precedente in sede di Consiglio dell’Unione. Gli esponenti del Gruppo avevano assicurato che la stessa condotta sarebbe stata tenuta anche nei rispettivi Comuni di provenienza, ed in effetti così è stato: Pietro Antonio De Vito (capogruppo dell’opposizione sia a Bientina che a Pontedera), è stato di parola, e pur a livello personale, nel rispetto della libera scelta da parte dei consiglieri di opposizione, “ritenendo che non si possa fare demagogia sui bambini, esprimendo comunque la mia piena solidarietà a tutti i minori oggetto di minacce, di violenza e di strumentalizzazione politica. Condanno i fatti di Pontedera “in toto” ma il mio pensiero va soprattutto a tutti quei cittadini italiani disperati ma silenziosi e di cui nessuno parla nè si occupa”. Ma se il punto focale, il labilissimo nesso tra l’episodio pontederese e l’attuale e critica situazione locale, non è stato disatteso, è stato il punto dell’Ordine del Giorno che riguardava la cessione gratuita da parte del Comune di Bientina del terreno dove la ASL 5 di Pisa ha costruito e terminato da tempo un moderno edificio destinato alla Residenza Sanitaria Assistita che ha fatto drizzare le antenne:

L’edificio inutilizzato da anni

“Non si capiscono i motivi per cui sia passato così tanto tempo dalla stipula dell’atto di cessione (13 anni !) il completamento della struttura, ed il suo impiego effettivo” ha esordito il Capogruppo “L’edificio è apparentemente pronto ad entrare in funzione, ma versa in uno tale stato di abbandono che è stata necessaria la “muratura” di porte e finestre per evitare intrusioni indebite ed atti vandalici. L’Italia si colloca troppo spesso in fondo alle classifiche europee quando si confrontano i servizi pubblici resi ai cittadini dei vari stati” continua “ma lungaggini burocratiche o vizi di forma annullano o prolungano inutilmente i tempi di attesa per l’erogazione di servizi spesso basilari”. De Vito conclude affondando “L’RSA di Bientina è un esempio lampante di questo stato di cose. 13 anni per una struttura milionaria non ancora funzionante, e per la quale serviranno chissà quali ulteriori adempimenti per renderla operativa”. 

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