VUOLE AUMENTARE LE SUE DIMENSIONI INIETTANDOSI DELL’OLIO D’OLIVA, MA… ZAC !!! GLI TAGLIANO IL PENE. CHI TROPPO VUOLE NULLA STRINGE…

L'Eco del Monte e del Padule 24 Novembre 2012 0
VUOLE AUMENTARE LE SUE DIMENSIONI INIETTANDOSI DELL’OLIO D’OLIVA, MA… ZAC !!! GLI TAGLIANO IL PENE. CHI TROPPO VUOLE NULLA STRINGE…

Qualcuno di voi ricorderà l’articolo dello scorso 14 Novembre “SI AMPUTA UN PIEDE PER SCANSARE IL LAVORO” dove non abbiamo risparmiato critiche ironie sulla sorte del protagonista dell’episodio. Data la corrente crisi delle occupazioni, avere un lavoro e giungere a compiere un simile atto (che definire cretino è insufficiente) ha del paradossale.

Ma c’è qualcuno che batte in demenza pure l’allocco monopode austriaco. Forse più d’uno…

In Thailandia,ormai da diversi anni, una delle pratiche più diffuse per ovviare alle piccole dimensioni dell’organo maschile (congenite nella razza asiatica, come il gigantismo lo è in quella negroide) è quella di iniettarsi dell’olio d’oliva direttamente nei corpi cavernosi, ma purtroppo tale pratica non sempre ha esito positivo: talvolta, possono sorgere delle anomalie, come nel caso venuto ultimamente alla luce e di cui tratta l’articolo, che non è il primo né sarà l’ultimo: pensate che nei vari ospedali thailandesi sono decine ogni mese i pazienti uomini costretti a curarsi a causa di infezioni ai genitali dovute a questa insolita procedura.

Dei dolci tipicamente goliardici. Solo in questo caso l’olio è necessario !!!

Secondo quanto riportato dal prestigioso (!!!) Bangkok Post, in questo caso allo sfortunato paziente è stato amputato il pene, poiché la conseguenza all’iniezione d’olio d’oliva è stata la formazione di un pericoloso cancro ai genitali. Erano diversi anni ormai che l’uomo si era sottoposto alla pratica di allungamento del pene, ed aveva già avuto a che fare con diverse infezioni, che però, ai suoi occhi inesperti, non sembravano essere così gravi.

Secondo quanto dichiarato da un noto chirurgo di nome Jongjate Aojanepong, l’olio d’oliva è dannosissimo per il nostro organismo, in quanto il nostro corpo non riesce ad assorbirlo e ciò causa la produzione di tessuto connettivo, che nella peggiore delle ipotesi si può trasformare in cellule tumorali.

Qualche anima pia dovrebbe provvedere a recapitare al Dott. Aojanepong una bella fornitura di olio dei nostri Monti Pisani, senza però giungere ad accludere al presente un sano e robusto esemplare di giovane virgulto butese in età adolescenziale o puberale (la più critica per le tempeste ormonali…). Per evitare al povero Dottore meschine figure e per non far nascere nella Signora Aojanepong l’irrefrenabile desiderio di trasferirsi permanentemente dalle nostre parti…

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