Ancora una sconfitta per il Bientina, maturata tra le mura amiche al cospetto di una delle formazioni più giovani dell’intero torneo (ben sei under 19 nell’11 titolare del Gracciano). E dire che stavolta il match era partito sotto i migliori auspici per la formazione di Mister Vuono. All’8′ la Sextum passa grazie ad un rigore ( ai più apparso a dire il vero inventato) assegnato dal confusionario Signor Conti di Firenze. Ma Cosi non si scompone ed insacca dagli 11 metri spiazzando l’estremo difensore ospite. Il Gracciano, innervosito dalle decisioni della terna spesso incomprensibili, rischia di capitolare nuovamente al 24′ (traversa centrata in pieno su un cross da sinistra che sorprende forse Andreola abbagliato dal sole), ma sul finire del tempo l’ennesima dormita collettiva della difesa bientinese dà modo a Bucciarelli di ricevere indisturbato un pallone spiovente dalla tre quarti destra di campo, saltare l’avversario diretto che non oppone certo una gran resistenza, e scaricare un diagonale mortifero che si impantana in una pozza d’acqua proprio sulla linea di porta. Qui i centrali bientinesi non approfittano della buona sorte e si fanno anticipare da Bellandi che è lesto a ribadire in fondo al sacco. 1 – 1 e palla al centro. Il secondo tempo si apre con un Gracciano risoluto che sembra aver ingranato la quarta, tanto che i biancoazzurri sfruttano al 7′ uno schema su corner, pur facilitato dalla pessima disposizione dei padroni di casa, e completano il sorpasso con Chellini che gira in porta di testa sul primo palo lasciato colpevolmente incustodito. Il Bientina sembra reagire, ma preme sul pessimo terreno del Comunale senza mai essere veramente pericoloso, subendo nel contempo 3/4 contropiedi non finalizzati per un nonnula dai giovani avversari. Il lungo recupero deciso dall’arbitro (decisamente da rivedere la sua direzione di gara) è utile solo al neoentrato Rega che aggira Montagnani in contropiede e fissa il punteggio sull’1 – 3. Il rientro negli spogliatoi si segnale per un ingiustificato ma comprensibile nervosismo dei nerazzurri, con lo storico capitano Susini (oggi sostituito nel ruolo dal collega di reparto Niccolini) che prova addirittura a scagliarsi contro un compagno di squadra.
