BUTI IN FERVIDA ATTESA. LA “CARRIERA” DEL PALIO INCOMBE…

L'Eco del Monte e del Padule 7 Gennaio 2013 1
BUTI IN FERVIDA ATTESA. LA “CARRIERA” DEL PALIO INCOMBE…

Un gradito intervento di un appassionato di eccezione (il Dott. Marco Parenti) ci introduce ai giorni che precedono “la gara” per antonomasia a Buti e dintorni.

Il “Palio di Sant’Antonio” non vuol dire solo corsa tra cavalli, ma l’evento rappresenta la punta dell’iceberg di tutta una serie di appuntamenti che coinvolgono appassionati, sportivi, contradaioli ed anche chi si affaccia per la prima volta ad un mondo pregno di tradizioni come quello del Palio di Buti. La parola dunque a Marco Parenti, ricordando che ogni ulteriore intervento sarà particolarmente gradito e benvenuto sulle pagine de “L’Eco”:

 

Il “CENCIO” di quest anno.

<< Il vecchio adagio “Epifania tutte le feste porta via” non rientra certo nella tradizione popolare butese, perché qui, appena disfatto l’albero di Natale e riposto il presepe negli scatoloni per l’anno seguente, si comincia a sentire per le strade l’inconfondibile profumo della trippa, tipico piatto che accompagna lo storico Palio di Sant’Antonio Abate. Il paese è suddiviso in sette contrade, rappresentanti le sette chiese di Buti, che si contendono l’ambito “Cencio” con delle galoppate forsennate lungo la strada che costeggia il rio Magno. Ma la disputa delle corse che si svolgono ogni anno la domenica successiva al 17 gennaio – giorno di Sant’Antonio – rappresenta solo lo spettacolare epilogo di una serie di manifestazioni collaterali che hanno trasformato questa festa nella settimana dell’eccellenza butese. Per i butesi le “tappe” sono molte, dalle Messe nelle sette contrade con seguente rinfresco offerto a tutti, alla cena di presentazione o di chiusura del palio, ma volendo questo articolo essere di aiuto ai “forestieri” mi soffermerei sui momenti più significativi per chi vuole recarsi a Buti in questi giorni di festa. In particolare, a parte la domenica della disputa del palio che non ha bisogno di presentazioni, richiamando ogni anno oltre diecimila spettatori da tutta Italia, vorrei parlare qui della “cena itinerante dei piatti tipici butesi”. Quest’anno si svolgerà sabato 12 gennaio e sono previste diverse novità. Oltre alle location storiche come il restaurato frantoio Rossoni o la Villa Medicea ne sono state aggiunte altre a cominciare dalle antiche scuderie in piazza San Francesco o al parco Danielli. Inoltre nella piazza centrale ci saranno animazioni e spettacoli per grandi e piccoli legate al mondo dei cavalli e non solo. Il servizio navetta classico dai parcheggi predisposti sarà affiancato da una carrozza con trenta posti trainata da splendidi cavalli per chi volesse provare un’emozione particolare. I piatti che nei vari punti di ristoro saranno serviti sono tutti della tradizione butese classica ed hanno sempre riscosso il favore di chi ha avuto la fortuna di assaggiarli.

Un altro momento che attira ogni anno una moltitudine di persone è la sfilata storica che si svolgerà domenica 13 gennaio con partenza alle 10 da piazza San Francesco per attraversare tutto il paese e concludersi in chiesa Pievania. Infine, per chi volesse capire veramente cosa sia il palio per i butesi, non si possono mancare le “cene della vigilia” che ogni contrada tiene il sabato antecedente la corsa. In queste cene propiziatorie si respira un clima di allegra e tesa follia tipica dei momenti che precedono un grande evento. Un evento atteso per 12 mesi, e a Buti, come avrete ormai capito, non c’è un appuntamento più importante del del Palio, che avrà inizio Domenica 20 gennaio alle 14:30.
Marco Parenti >>

 

One Comment »

  1. Fuoriporta 8 Gennaio 2013 at 10:17 - Reply

    Tra trippa e carrozze va in scena il Palio di Buti

    Meno tre, meno due, via! Il Mossiere, ha dato così inizio al Palio, quello di Buti, tra i più antichi dello Stivale. Il primo risale al 1800…e qualcosa.
    Son sette le Contrade a gareggiare, ognuna di loro lega la propria identità ad una delle sette chiese di Buti: Ascensione, La Croce, Pievania, San Francesco, San Michele, San Nicolao e San Rocco. Così volle un tempo la tradizione. Tra sacro e profano, il Palio richiama ogni anno migliaia di spettatori, affascinati, certo, dalla disputa tra fantini in sella a splendidi cavalli che un tempo erano presi dai campi, oggi invece sono dei professionisti corridori, come anche chi li monta. Ma il Palio, affascina, sopratutto per la ventata di folklore che ogni anno si respira.

    Alla corsa dei cavalli “fa da spalla” il 12 gennaio la Cena Itinerante tra le contrade del paese. E’ una cena “in movimento”che prevede la degustazione di piatti appartenenti alla tradizione gastronomica contadina di Buti in vecchie scuderie, frantoi e teatri.
    Ma la vera particolarità della giornata di festa non è solo l’aspetto luculliano, ma la modalità con la quale ogni visitatore potrà spostarsi. Splendide carrozze, stile ottocentesco, trasporteranno i visitatori da un punto all’altro della cittadina. Chi vuol adare a piedi e godersi così i vicoli ciottolosi del paese potrà farlo.
    La parte di paese che ospita la cena è chiusa al traffico, quindi totalmente a misura di famiglia.

    Protagonista della Cena Itinerante sarà la trippa, cucinata a mestiere, con la ricetta prevista dalla tradizione contadina, legata ai piatti poveri, ma ricchi di sapori, fatti con ingredienti semplici: cavolo, patate, pane raffermo, verdure e maiale. La trippa, rigorosamente alla “butese”, regina della tavola, sarà di manzo cotta con salsicce, carote, fagioli e pomodoro, accompagnata da vino rosso e un tempo anche da acquavite…ma quest’ultima, come la tradizione voleva, veniva data solo a chi non doveva montare a cavallo.

    Partecipare alla Cena Itinerante, è una vera esperienza, non legata unicamente al momento gastronomico, ma è un’esperienza che consentirà al visitatore di fare un salto indietro nel tempo di due secoli. Lungo le stradine di Buti, percorse a piedi o in carrozza, sarà possibile ammirare i vecchi mestiranti come il maniscalco intento nella ferratura dei cavalli.

    Numerosi sanno gli spettacoli, ai quali si potrà assistere gratuitamente: al Teatro Francesco di Bartolo ci sarà la rappresentazione “I Maggi Butesi, brevi canti di ottave”, in Piazza della Chiesa andrà in scena la tradizione paesana con la fabbricazione di ferri e la ferratura dei cavalli. Infine in Piazza Matteotti si esibira la Corale Santa Cecilia.
    In ogni angolo di Buti si susseguiranno intense performance di “artisti di strada”e momenti musicali.

    Di seguito l’elenco delle location dove sarà possibile cenare.

    Scuderia Villa Medicea nel Castel Tonini Buti – Maccheroni alla castellana, Cavolo Nero con ritagli di maiale
    Frantoio Rossoni nel Museo della civiltà contadina – Zuppa calda di cavolo alla frantoiana, trippa
    Parco Danielli nella Piazza della chiesa – Bordatino (polenta con i cavoli), fagioli all’uccelletta e salsicce di Buti
    Chiesa della Compagnia in Piazza della Chiesa – Minestra di Fagioli col pane sotto – Patate Rifatte
    Sala prove filarmonica A. Bernardini nella Piazzetta divisione Acqui – Dolci
    Scuderie Piazza San Francesco – Ponce a Vela (caffè miscelato con acquavite e rum)
    Piazza Garibaldi – Castagnaccio e Frati (cimbella fritta)
    Piazza Matteotti – Cioccolata calda

    Chi arriva può scegliere di degustare anche un solo piatto per location, mangiando il primo piatto da una parte e il secondo da un’altra. La cassa centrale è nella piazza Garibaldi, dove oltre al pagamento verrà consegnata una brochure con le possibili degustazioni e gli spettacoli presenti. Nel caso in cui non si seguono percorsi in itinere ci sono esercizi convenzionati dove è possibile fare degustazioni diverse da quelle proposte o cene con menù particolari.

    Info 3408505381
    Data della cena itinerante – 12 gennaio

Leave A Response »