L’ASSOCIAZIONE SAHEB RECAPITA 70.000 LITRI D’ACQUA ALLA POPOLAZIONE SAHARAWI. “E’ PARTENDO DA QUESTI GESTI CHE POTREMO COSTRUIRE IL FUTURO. PERCIO’ SIAMO FIERI DI AVER DATO IL NOSTRO CONTRIBUTO” DICE IL SINDACO GUIDI.

L'Eco del Monte e del Padule 28 Gennaio 2013 0
L’ASSOCIAZIONE SAHEB RECAPITA 70.000 LITRI D’ACQUA ALLA POPOLAZIONE SAHARAWI. “E’ PARTENDO DA QUESTI GESTI CHE POTREMO COSTRUIRE IL FUTURO. PERCIO’ SIAMO FIERI DI AVER DATO IL NOSTRO CONTRIBUTO” DICE IL SINDACO GUIDI.

L’Associazione Saheb, in un incontro tenuto ieri pomeriggio nella saa del consiglio del Palazzo Comunale di Bientina, ha relazionato circa la missione svolta dal 22 dicembre al 2 gennaio scorsi in Algeria, in favore degli accampamenti che ospitano oltre 500.000 profughi Saharawi. I ragazzi di “Saheb” sono riusciti a realizzare quella che potrebbe sembrare una goccia nell’immenso mare di aiuti di cui il popolo Saharawi avrebbe bisogno, ma il solo fatto di essere riusciti ad imbastire vuna spedizione in territori estremamente disagiati per condizioni politiche e climatiche, riempie i giovani volontari di immensa soddisfazione.

Delle cisterne d’acqua simili a quelle recapitate dai ragazzi di “Saheb”.

Se aggiungiamo a questo che il fine ultimo della missione era quello di portare 70 cisterne d’acqua (70.000 litri in totale !) che permetteranno ai profughi dei due campi di Farcìa e Tichla di “tirare avanti” sotto il sole dell’alto deserto algerino almeno per 10/15 giorni, “Saheb” dimostra una gioia genuina ed unlegittimo orgoglio che è difficile poterle contestare.

Il ruolo dell‘Amministrazione di Bientina, che ha ospitato il resoconto della missione per il preesistente gemellaggio con la municipalità di Tichla, è stato dedisivo per un supporto “esclusivamente politico, diplomatico e burocratico” tiene a precisare l’Assessore Samuele Baroni, trait d’union tra l’Associazione e la Municipalità. “I ragazzi avevano già tutto. Siamo intervenuti solamente per facilitare le cose ad un livello dove,ovviamente, possiamo contare su un’esperienza più vasta. Sono stati davvero meravigliosi”.

L’appuntamento di sabato è stato anche occasione per riflettere sul tragico destino della popolazione Saharawi “da oltre 35 anni denza una patria, accampata sul terreno più povero del pianeta per il disinteresse della comunità internazionale” ha rimarcato il Sindaco Corrado Guidi. Il Primo cittadino bientinese ha altresì sottolineato “l’incondizionato apprezzamento per il lavoro svolto dai ragazzi dell’Associazione Saheb, in completa autonomia finanziaria e capaci, con questo gesto, di portare l’attenzione su un problema annoso. In questi giorni ho avuto modo di presenziare a diversi eventi commemorativi di una delle più grandi barbarie commessa nella storia; ho avuto modo quindi di riflettere come l’Olocausto sia stato perpetrato grazie all’inconsapevole connivenza delle milioni di persone non direttamente coinvolte nel disegno criminale nazista, e di come possa essere messa in relazione questa mancanza di presa di posizione ad altre tragedie a noi più vicine nel tempo”.

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