TRA TRIPPA E CARROZZE VA IN SCENA IL PALIO DI BUTI !!!

L'Eco del Monte e del Padule 8 Gennaio 2013 0
TRA TRIPPA E CARROZZE VA IN SCENA IL PALIO DI BUTI !!!

Meno tre, meno due, meno uno… VIA !!! Il Mossiere dà così inizio al Palio di Buti, tra i più antichi dello Stivale. Il primo risale al 1800…e qualcosa, anche se “sfruculiando” tra gli archivi parrocchiali è possibile imbattersi in testimonianze ancora più antiche circa corse di cavalli che avvenivano in paese per a festa di Sant’Antonio Abate (patrono degli animali), quando i butesi che facevano i “barrocciai” – per trasportare i prodotti della zona come corbelli, olio o castagne a Pisa, a Pontedera, persino a Livorno o a Firenze – portavano i loro “mezzi di lavoro” in Chiesa a ricevere l’annuale benedizione .

Ne è passato di tempo, e dopo decenni di dibattiti e diatribe, dopo aver attraversato anche periodi bui – come durante il ventennio fascista, quando il Potestà cittadino intendeva sottrarre al Parroco la supervisione del’evento -, sono ben sette le Contrade a gareggiare, ciascuna legata ad una delle sette chiese di Buti: Ascensione, La Croce, Pievania, San Francesco, San Michele, San Nicolao e San Rocco.

Così voleva la tradizione, e così fu. Tra sacro e profano, il Palio di Buti richiama ogni anno migliaia di spettatori; affascinati certo dalla disputa tra fantini in sella (uno dei pochissimi Palii della tradizione popolare italiana a presentare certe caratteristiche, come quella del percorso lineare, “alla romana”). Cavalli che un tempo erano presi dai campi o direttamente dal barroccio, che oggi invece sono degli splendidi esemplari di  corridori professionisti, come del resto anche chi li monta. Ma il Palio, affascina, soprattutto per la ventata di folklore che ogni anno si respira.

Alla corsa dei cavalli “fa da spalla” il 12 gennaio la Cena Itinerante tra le contrade del paese. E’ una cena “in movimento”che prevede la degustazione di piatti appartenenti alla tradizione gastronomica contadina di Buti, che trova ospitalità fra le vecchie scuderie, fra i frantoi e fra i teatri del paese.


Ma la vera particolarità della giornata di festa non è solo l’aspetto gastronomico – una vera delizia per i palati… -, ma la modalità con la quale ogni visitatore potrà spostarsi. Splendide carrozze in stile ottocentesco, trasporteranno i visitatori da un punto all’altro della cittadina. Chi vuol andare a piedi e godersi così i vicoli ciottolosi del paese potrà comunque farlo, visto che la parte del paese che ospita la cena è chiusa al traffico, quindi totalmente a misura di famiglia.

Protagonista della Cena Itinerante sarà la trippa, cucinata a mestiere, con la ricetta prevista dalla tradizione contadina, legata ai piatti poveri ma ricchi di sapori, cucinati con ingredienti semplici: frattaglie di manzo, cavolo, patate, pane raffermo, verdure e maiale. La trippa, rigorosamente alla “butese”, regina della tavola, sarà cotta con salsicce, carote, fagioli e pomodoro, accompagnata da vino rosso e un tempo anche da acquavite…ma quest’ultima, come la tradizione voleva, veniva data solo a chi non doveva montare a cavallo.

 

 

Partecipare alla Cena Itinerante, è una vera esperienza, non legata unicamente al mero piacere della tavola, ma capace di trasportare il visitatore indietro di due secoli. Lungo le stradine di Buti, percorse a piedi o in carrozza, sarà possibile ammirare i vecchi mestieranti come il maniscalco intento nella ferratura dei cavalli.

Numerosi saranno anche gli spettacoli, ai quali si potrà assistere gratuitamente: al Teatro Francesco di Bartolo ci sarà la rappresentazione “I Maggi Butesi, brevi canti di ottave”, in Piazza della Chiesa andrà in scena la tradizione paesana con la fabbricazione di ferri e la ferratura dei cavalli. Infine in Piazza Matteotti si esibirà la Corale Santa Cecilia di Buti.
In ogni angolo di Buti si susseguiranno intense performance di “artisti di strada”e momenti musicali.

Di seguito l’elenco delle location dove sarà possibile cenare.

Scuderia Villa Medicea nel Castel Tonini Buti – Maccheroni alla castellana, Cavolo Nero con ritagli di maiale
Frantoio Rossoni nel Museo della civiltà contadina – Zuppa calda di cavolo alla frantoiana, trippa
Parco Danielli nella Piazza della chiesa – Bordatino (polenta con i cavoli), fagioli all’uccelletta e salsicce di Buti
Chiesa della Compagnia in Piazza della Chiesa – Minestra di Fagioli “col pane sotto” – Patate Rifatte
Sala prove filarmonica A. Bernardini nella Piazzetta divisione Acqui – Dolci
Scuderie Piazza San Francesco – Ponce a Vela (caffè miscelato con acquavite e rum e ben riscaldato; la “vela” altro non è che la scorza di limone messa a decantare nella bevanda “a bollore”, in modo da sprigionere ilsuo inconfondibile e indimenticabile aroma…)
Piazza Garibaldi – Castagnaccio e Frati (ciambella fritta cosparsa di zucchero)
Piazza Matteotti – Cioccolata calda

Chi arriva può scegliere di degustare anche un solo piatto per location, mangiando il primo piatto da una parte e il secondo da un’altra. La cassa centrale è nella piazza Garibaldi, dove oltre al pagamento verrà consegnata una brochure con le possibili degustazioni e gli spettacoli presenti. Nel caso in cui non si seguissero percorsi “in itinere” saranno comunque rintracciabili (basterà chiedere ad un contradaiolo…) esercizi  convenzionati dove degustare specialità differenti da quelle proposte o cene con menù particolari.

Info 3408505381
Data della cena itinerante – 12 gennaio 2013

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