DON GIOVANNI CORTI SI E’ INSEDIATO ALLA PARROCCHIA DI BUTI; S.E. MONS. BENOTTO HA OFFICIATO LA CERIMONIA.

L'Eco del Monte e del Padule 28 Febbraio 2013 0
DON GIOVANNI CORTI SI E’ INSEDIATO ALLA PARROCCHIA DI BUTI; S.E. MONS. BENOTTO HA OFFICIATO LA CERIMONIA.
Buti ha dato un calorosissimo benvenuto al nuovo parroco Don Giovanni Corti, 
giunto ai piedi del Serra dopo 25 anni trascorsi alla guida della parrocchia di 
Latignano. E nella Chiesa di San Giovanni Battista di Buti, traboccante di persone 
come nei giorni di festa, non mancavano numerosi latignanesi, ormai ex 
parrocchiani ma accorsi a dare  il loro personale “in bocca al lupo” a Don Giovanni. 

S.E. Monsignor Giovanni Paolo Benotto.


Le oltre due ore di cerimonia sono state officiate dall'Arcivescovo di Pisa S.E. 
Monsignor Giovanni Paolo Benotto, che nella sua omelia ha citato la Bibbia ad 
indicare il senso di continuità della missione del Sacerdote: “Io pascerò le mie 
pecore, dice Ezechiele, ma Colui che agisce veramente è Dio, che per mezzo dei 
suoi ministri valuta e benedice i fedeli, così come è sempre il Signore che valuta e 
benedice l'opera dei pastori che si succedono alla guida dei vari Ministeri”. 

Gli omaggi all’Arcivescovo e a Don Giovanni.


Esauritosi il cerimoniale dell'investitura, e sedutosi sullo scranno parrocchiale, 
Don Giovanni Corti ha ricevuto il messaggio di accoglienza del Sindaco di Buti 
Alessio Lari: “Caro Don Giovanni, ti auguro un sentito benvenuto a nome della 
comunità che rappresento” ha esordito il Primo Cittadino rivolgendo al nuovo 
Pievano un “tu” cordialissimo e foriero di una fattiva collaborazione “Ti confido fin 
d'ora che la nostra Buti è l'esatto riflesso di come i Butesi sono dipinti da 
generazioni: duri, rocciosi ed arroccati, come è giusto e naturale che sia per gente 
che ha da sempre dovuto lottare per vivere in zone meno fortunate di altre. Allo 
stesso tempo ti assicuro che la gente di Buti ha un cuore grande, e che attendevamo 
con ansia di poterlo aprire al nostro nuovo Parroco”. 

Le autorità Civili e Militari cittadine.


Ognuna delle numerosissime Associazioni cittadine (ben 36) e le sette Contrade del 
Palio di Sant'Antonio hanno poi omaggiato Don Giovanni con un presente 
(naturalmente c'era anche un “corbello” di olive e castagne e delle bottiglie d'olio 
extravergine, caratteristici simboli di Buti), tanto da far circolare tra i presenti la voce 
scherzosa “povero Don Giovanni, appena 'rivato e gli ci vòle un carretto per porta' la 
roba in canoni'a..!”. 

In chiusura  – erano le 20:00 – ha preso la parola il protagonista: “Per prima cosa vi 
assicuro che non tiferò mai per nessuna contrada” ha esordito celiando Don 
Giovanni "sarò sempre super partes ed i latignanesi presenti lo possono testimoniare"
Giovanni “sarò sempre super partes ed i latignanesi presenti lo possono testimoniare”
si sono visti allargarsi dei sorrisi rilassati e le teste hanno annuito con convinzione. 
“Sulle tracce del mio Ministero posso ribadire ciò che era già riportato sul santino 
della mia ordinazione sacerdotale: non sono qui per essere padrone della vostra 
fede, ma collaboratore della vostra gioia (San Paolo, II lett. Ai Corinzi)”. 
Il ghiaccio è rotto; Don Giovanni è partito col piede giusto.

Il Sindaco Alessio Lari e Don Giovanni Corti.


										
					

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