INTERROGAZIONE SUL SOCIALE RIVOLTA AL CONSIGLIO DELL’UNIONE VALDERA: “SI AFFRONTANO TEMI PIU’ GRANDI DI NOI, E SI LESINA SU 150 €URO. E’ GIUSTO ?” DICE ARCENNI.

L'Eco del Monte e del Padule 28 Marzo 2013 0
INTERROGAZIONE SUL SOCIALE RIVOLTA AL CONSIGLIO DELL’UNIONE VALDERA: “SI AFFRONTANO TEMI PIU’ GRANDI DI NOI, E SI LESINA SU 150 €URO. E’ GIUSTO ?” DICE ARCENNI.

Il testo dell’interrogazione rivolta dai Consiglieri Matteo Arcenni e Valeriano Giuntini al Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valdera è destinato a far discutere e suggerire alcune riflessioni sul ruolo di catalizzatore delle questioni comuni alle singole Amministrazioni che l’Ente sovracomunale si propone di assumere fin dalla sua costituzione.

Se fino a poco tempo fa i numerosi osservatori esterni – ed anche gran parte dei cittadini stessi dell’Unione – osservavano con crescente interesse e pressochè unanime plauso le attività dell’Unione Valdera, in soli due giorni due argomentazioni apparentemente risibili e di importanza rispetto ad altre questioni più urgenti, suggeriscono che qualcosa nel meccanismo sia da rivedere.

Prima la lettera spontanea del Consigliere Bandecca (Comune di Buti) che invita a considerare con occhi nuovi il ruolo troppo egemone e apparentemente non disinteressato dell’Amministrazione di Pontedera – riportiamo le considerazioni di Bandecca in attesa di una risposta dei diretti interessati -; ora una critica circostanziata e precisa di Matteo Arcenni riguardo una procedura che da sbrigare con somma urgenza e disattesa cui si chiedono spiegazioni.

Certo che vanno considerate tutte le attenuanti del caso ed attendere le doverose spiegazioni del Consiglio dell’Unione, ma in tempi come questi, laddove le vicende politiche nazionali hanno portato alla ribalta le critiche mosse dai neoeletti Deputati e Senatori del Movimento 5 Stelle ai “carrozzoni” statali (a loro dire inefficienti e di una staticità disarmante), l’uomo della strada, e fra essi anche il cittadino dell’Unione, deve ponderare su un possibile, necessario e doveroso snellimento di certe procedure che al momento devono passare necessariamente da Pontedera.

Il sunto dell’interrogazione di Arcenni e Giuntini è illuminante nella sua classicità di “intoppi burocratici”:

Considerato il ruolo di aiuto e sostegno che il Comune deve avere e tenuto conto che tra i compiti dell’Unione vi è anche quello di gestire e dare risposte alle esigenze sociali dei Comuni aderenti, semplificando e migliorando i servizi, considerato che il Comune di Capannoli – tra i fondatori dell’Unione Valdera e aderente ai servizi offerti dalla stessa – aveva richiesto alla Commissione Zonale di Assistenza Sociale del 6 marzo 2013, l’urgenza di aiutare un cittadino in difficoltà ( e considerata la determina n.79 del 14.03.2013 del Comune di Capannoli) e che l’aiuto in questione era di appena 150,00 e che in queste situazioni la rapidità d’intervento è indispensabile, tenuto conto che per erogare contributi urgenti le lunghe attese sono inaccettabili e il non aver ancora definito la procedura per la soluzione di queste gravi situazioni dimostra il fallimento di questo servizio gestito dall’Unione, RICHIEDIAMO al Presidente e al Sindaco delegato perchè a distanza di oltre 4 anni dalla costituzione, non si è ancora provveduto a definire la procedura per erogare contributi economici urgenti e quali sono i tempi medi delle risposte per le problematiche socio – sanitarie gestite dall’Unione. Un’ulteriore richiesta che merita una risposta da dare nel corso del prossimo consiglio dell’Unione è quella che riguarda la tipologia ed il numero dei casi sociali e socio–sanitari che sono stati gestiti direttamente dai Comuni a causa della mancanza della procedura per erogare contributi economici urgenti, quanti sono i dipendenti dell’Unione che si occupano del settore testè indicato, ed in che modo si intende migliorare il servizio per dare risposte celeri ovvero in ottemperanza all’urgenza richiesta dal singolo caso ?

Matteo Arcenni e Valeriano Giuntini”

Arcenni e Giuntini

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