LO SPIRITO DI DARIO FO STAVOLTA FA CILECCA, ANCHE I SUOI “COMPAGNI” STIGMATIZZANO E LO GIUSTIFICANO: “HA 87 ANNI, CHE VOLETE…”

L'Eco del Monte e del Padule 27 Aprile 2013 0
LO SPIRITO DI DARIO FO STAVOLTA FA CILECCA, ANCHE I SUOI “COMPAGNI” STIGMATIZZANO E LO GIUSTIFICANO: “HA 87 ANNI, CHE VOLETE…”

“Brunetta che giura da ministro? La prima cosa che faccio è cercare un seggiolino per poterlo mettere a livello, all’altezza della situazione. Oppure meglio una scaletta, così se la regola da sè”. Dario Fo ha deciso di ironizzare così a La zanzara su Radio24, mentre commentava il totoministri del futuro governo Letta. “Sarebbe una gentilezza che si fa a Brunetta, e alla società, per non avere l’angoscia di vedere qualcuno che non ce la fa. Il cervello di Brunetta – ha continuato il premio Nobel – quello sì che è ancora più piccolo”.

Queste le parole che hanno suscitato l’indignata reazione dei vertici PdL e l’imbarazzato silenzio del centrosinistra. O almeno speriamo che sia così; perchè il livello di maleducazione ed indifendibile arroganza sciorinato dal Premio Nobel meneghino è tale da giustificare la recente caduta di stile solamente con una arteriosclerosi ampiamente debilitante conseguente la veneranda età del “pagliaccio” (87 anni !!!) salito sino ai più alti scranni della cultura mondiale grazie alle sue manifeste simpatie politiche “liberal-chic” (da sempre motore del premio, altrimenti come giustificare un “Nobel per la pace” all’ex terrorista Arafat ???).

Era già successo settimana scorsa con Gino Strada e Oliviero Toscani. Epiteti e battute grevi sulla Lega Nord e sul solito Renato Brunetta. Ieri è arrivato il bis dell’intellighenzia sinistrorsa per voce dell’idolo di migliaia di sfaccendati pseudoartisti. Il giullare – che tanto ricorda il personaggio di Bung, il buffone di cirte del fumetto “Il mago Wiz” a firma Hart & Parker – è tornato sul tema dell’esponente del Pdl ironizzando, senza troppa fantasia, sulla piccola statura del politico veneziano. Siamo sicuri che l’artista Fo avrebbe bocciato in un qualsiasi casting per un suo spettacolo, lo pseudo comico che, per farsi scritturare, si fosse lanciato in una battuta così greve e scontata. Invece il Fo che si atteggia a intellettuale di sinistra, sembra quasi crogiolarsi e inorgoglirsi nell’infilzare così stupidamente le fattezze fisiche dello scorbutico Brunetta. Il tutto nel silenzio sordo dei soliti giornali e dei soliti intellettuali così solitamente reattivi nel bacchettare, giustamente, le tante sgradevolezze propinate da sponda centrodestra. Su tutti la battuta di Berlusconi, varie volte ricordata, su Rosi Bindi “più bella che intelligente” (di cattivo gusto sì, ma decisamente più spiritosa ed originale…). Con Brunetta, Fo si è messo sullo stesso livello, anzi un bel po’ più in basso. Solo che l’indignazione dei soliti noti, questa volta non è scattata. Strano…

 

 

FONTE: repubblica / linkiesta

 

 

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