UN ESERCITO DI TRE MILIONI DI GIOVANI DISOCCUPATI: NON LO TROVANO E NON LO CERCANO…

L'Eco del Monte e del Padule 11 Aprile 2013 0
UN ESERCITO DI TRE MILIONI DI GIOVANI DISOCCUPATI: NON LO TROVANO E NON LO CERCANO…

Un dato allarmante, forse anche di più di quello consegnatoci dalle maggiori aziende di analisi demografica: degli oltre 3 milioni di giovani e meno giovani italiani, coloro che cercano insistentemente un lavoro – anche se non perfettamente compatibile con le loro aspirazioni passate – sono veramente una minima parte. Non si trova occupazione, ma nemmeno la si cerca..!!!

Nell’anno passato – le statisctiche fanno riferimento ovviamente al 2012 – gli inattivi disponibili a lavorare, ovvero coloro che non hanno cercato un lavoro nelle ultime 4 settimane ma sono subito disponibili, sono ben 2 milioni 975 mila, un +2,7% abbondante rispetto al 2011.

La quota di questi inattivi sulle forze di lavoro, stabile all’11,6% in confronto a un anno prima, è oltre tre volte superiore alla media europea Ue.

Si sapeva, si sa, basta guardarsi attorno, basta leggere il bollettino di guerra che ogni giorno annuncia chiusure di fabbriche e attività a decine (il contatore della crisi segnava ieri -43 imprese). Lo sa e lo dice l’Eurotower, le cui previsioni procurano altro sconforto.

Un’immagine di repertorio di una manifestazione di fronte alla Piaggio di Pontedera. (multimedia.quotidiano.net)

La crisi economica e finanziaria – afferma l’Eurotower – continua a gravare sul mercato del lavoro nell’area dell’euro. Nel quarto trimestre del 2012 l’occupazione è diminuita ancora, mentre il tasso di disoccupazione ha continuato a crescere, raggiungendo livelli senza precedenti. Secondo varie stime, sia il tasso di disoccupazione strutturale sia l’unemployment gap sono aumentati sensibilmente negli ultimi anni. I dati delle indagini segnalano un ulteriore calo dei posti di lavoro nel primo trimestre del 2013″.

Un esercito di circa 5 milioni 720 mila persone: tutte alle prese con un lavoro che non c’è. In Italia, infatti, nel 2012 gli inattivi disponibili a lavorare, in gran parte scoraggiati, sono 2 milioni 975 mila, più numerosi dei disoccupati in senso stretto, 2 milioni 744 mila. Negli ultimi 5 anni le persone in cerca di occupazione, cioè i disoccupati, sono passati da 1 milione e 506 mila del 2007 a 2 milioni 744 mila del 2012, con un aumento di 1 milione e 238 mila unità. A questa crescita si accompagna l’aumento delle forze lavoro potenziali, in crescita di 403 mila unità.

Per i giovani, la generazione “stritolata”, il rischio è che l’inattività prolungata stia diventando cronica. La generazione “neet” (non al lavoro, non a studiare) vive sulla sua pelle; il circolo vizioso della assenza di alternative sfocia nello scoraggiamento o nella pura inerzia: l’inattività improduttiva costringe, alla fine, chi sta in questa condizione a rimanervi più a lungo.

 

Le agitazioni degli operai Piaggio, azienda che nella nostra zona è un poì lo specchio della crisi economica globale (multimedia.quotidiano.net)

 

Fonte: Blitzquotidiano


										
					

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