Decine di musicisti, rockers, bands ed appassionati; ed ancora tecnici,
operatori nel settore della musica, cronisti ed autorità istituzionali locali
(i Sindaci di Vicopisano Juri Taglioli, i suoi colleghi di Cascina Alessio
Antonelli e di Bientina Corrado Guidi, l'ex Sindaco di Vicopisano
Antonella Malloggi). Tutti raccolti in un assorto silenzio all'interno dei
pur accoglienti e rinfrescati (dall'aria condizionata) locali del Blitz di
San Giovanni alla Vena. Un mix inconsueto forse, ma motivato dalla
presenza dei consiglieri regionali Ivan Ferrucci ed Enzo Brogi,
appositamente convocati dal “patron” del Blitz Giovanni Niccolai
(proprietario assieme al fratello David dell'omonimo negozio di strumenti
musicali) per illustrare alla variegata platea la proposta di legge
regionale toscana sulla musica, ed i conseguenti sgravi, finanziamenti
ed agevolazioni che la suddetta legge dovrebbe comportare.
Il senso della proposta (perorata fin dal 2010 grazie anche agli autorevoli
interessamenti di personaggi del mondo della musica del calibri di Piero
Pelù, Ligabue e Jovanotti, ma arenatasi in seguito all'acuirsi della perdurante
crisi economica), è stato illustrato fin dall'introduzione di Giovanni Niccolai,
che ha ben spiegato la necessità di infondere nuova linfa ad un settore
troppo spesso “emarginato”: “La proposta di legge, alla quale a suo tempo
ebbi l'onore di dare un sia pur piccolo contributo, torna di stringente attualità
SOPRATTUTTO in momenti economicamente difficili e turbolenti come
gli attuali.
Deve essere chiaro che la musica e tutto il mondo che le ruota attorno
possono essere un'importante risorsa produttiva, ed è giusto che sia così.
Ho il piacere di conoscere quasi tutti i musicisti presenti e tanti altri che oggi
non sono potuti essere tra noi fisicamente ma che mi hanno assicurato la loro
vicinanza, e nessuno trova giusto che il loro lavoro, il tempo speso a studiare,
la loro abilità come autori e come interpreti, i loro immensi sacrifici, non
debbano essere ricompensati anche da un punto di vista economico.
E' pacifico riconoscere a quest'arte un ruolo di primaria importanza nella
società: e allora perchè non pensare a contributi che vadano oltre ?”
Alle parole di Niccolai hanno fatto eco quelle di Ivan Ferrucci: “Fare una
legge appositamente settata sulla musica non significa snobbare gli altri
aspetti che emergono dalla società moderna, ma integrare ogni forma di
cultura “popolare” con la loro produttività. L'amico Giovanni mi trova in
perfetta sintonia di vedute su questo aspetto. La Toscana deve investire
nell'enorme serbatoio di forze che si ritrova.”
Ivan Ferrucci ed Enzo Brogi
Dello stesso avviso Enzo Brogi, che entrando nello specifico spiega: “Sono
due i punti cardine da cui questa nuova proposta di legge prende le mosse.
Il primo è la diffusione della cultura musicale nelle scuole: dare finalmente ai
vari Istituti la possibilità di FAR STUDIARE la musica – la pratica con gli
strumenti, oltre alla teoria –. Dobbiamo portare nelle scuole strumenti ed
insegnanti preparati: basta con “un'ora di musica alla settimana trascorsa
suonando il flauto o ripassando altre materia. E' l'ora di imparare a suonare
la chitarra, il basso, la batteria anche a scuola, così come accade all'estero.
Il secondo aspetto riguarda la sorpassata ghettizzazione della musica “pop”.
Una legge del 1967 prevedeva sovvenzionamenti per la musica classica e
per la lirica, accantonando il rock e la musica leggera – la cosiddetta musica
“commerciale” -, da allora autofinanziatasi in tutto è per tutto. Queste
distinzioni capziose non hanno più ragione di esistere; tutta la musica è
importante: a livello culturale, a livello sociale, espressivo e ricreativo; ma
anche sul piano economico, per le ragioni testè enunciate da chi mi ha
preceduto. Ed è questo il fine ultimo del progetto di legge regionale che
stiamo presentando”.
FdV
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