AL “BLITZ” SI E’ PARLATO DELLA NUOVA LEGGE TOSCANA SULLA MUSICA CON FERRUCCI E BROGI (CONSIGLIERI REGIONALI) E I SINDACI DEI COMUNI DELLA ZONA

L'Eco del Monte e del Padule 17 Giugno 2013 3
AL “BLITZ” SI E’ PARLATO DELLA NUOVA LEGGE TOSCANA SULLA MUSICA CON FERRUCCI E BROGI (CONSIGLIERI REGIONALI) E I SINDACI DEI COMUNI DELLA ZONA
Decine di musicisti, rockers, bands ed appassionati; ed ancora tecnici, 
operatori nel settore della musica, cronisti ed autorità istituzionali locali 
(i Sindaci di Vicopisano Juri Taglioli, i suoi colleghi di Cascina Alessio 
Antonelli e di Bientina Corrado Guidi, l'ex Sindaco di Vicopisano 
Antonella Malloggi). Tutti raccolti in un assorto silenzio all'interno dei 
pur accoglienti e rinfrescati (dall'aria condizionata) locali del Blitz di 
San Giovanni alla Vena. Un mix inconsueto forse, ma motivato dalla 
presenza dei consiglieri regionali Ivan Ferrucci ed Enzo Brogi, 
appositamente convocati dal “patron” del Blitz Giovanni Niccolai 
(proprietario assieme al fratello David dell'omonimo negozio di strumenti 
musicali) per illustrare alla variegata platea la proposta di legge 
regionale toscana sulla musica, ed i conseguenti sgravi, finanziamenti 
ed agevolazioni che la suddetta legge dovrebbe comportare.
Il senso della proposta (perorata fin dal 2010 grazie anche agli autorevoli 
interessamenti di personaggi del mondo della musica del calibri di Piero 
Pelù, Ligabue e Jovanotti, ma arenatasi in seguito all'acuirsi della perdurante 
crisi economica), è stato illustrato fin dall'introduzione di Giovanni Niccolai, 
che ha ben spiegato la necessità di infondere nuova linfa ad un settore 
troppo spesso “emarginato”: “La proposta di legge, alla quale a suo tempo 
ebbi l'onore di dare un sia pur piccolo contributo, torna di stringente attualità 
SOPRATTUTTO in momenti economicamente difficili e turbolenti come 
gli attuali. 
Deve essere chiaro che la musica e tutto il mondo che le ruota attorno 
possono essere un'importante risorsa produttiva, ed è giusto che sia così. 
Ho il piacere di conoscere quasi tutti i musicisti presenti e tanti altri che oggi 
non sono potuti essere tra noi fisicamente ma che mi hanno assicurato la loro 
vicinanza, e nessuno trova giusto che il loro lavoro, il tempo speso a studiare, 
la loro abilità come autori e come interpreti, i loro immensi sacrifici, non 
debbano essere ricompensati anche da un punto di vista economico. 
E' pacifico riconoscere a quest'arte un ruolo di primaria importanza nella 
società: e allora perchè non pensare a contributi che vadano oltre ?” 
Alle parole di Niccolai hanno fatto eco quelle di Ivan Ferrucci: “Fare una 
legge appositamente settata sulla musica non significa snobbare gli altri 
aspetti che emergono dalla società moderna, ma integrare ogni forma di 
cultura “popolare” con la loro produttività. L'amico Giovanni mi trova in 
perfetta sintonia di vedute su questo aspetto. La Toscana deve investire 
nell'enorme serbatoio di forze che si ritrova.” 

Ivan Ferrucci ed Enzo Brogi

Dello stesso avviso Enzo Brogi, che entrando nello specifico spiega: “Sono 
due i punti cardine da cui questa nuova proposta di legge prende le mosse. 
Il primo è la diffusione della cultura musicale nelle scuole: dare finalmente ai 
vari Istituti la possibilità di FAR STUDIARE la musica – la pratica con gli 
strumenti, oltre alla teoria –. Dobbiamo portare nelle scuole strumenti ed 
insegnanti preparati: basta con “un'ora di musica alla settimana trascorsa 
suonando il flauto o ripassando altre materia. E' l'ora di imparare a suonare 
la chitarra, il basso, la batteria anche a scuola, così come accade all'estero. 
Il secondo aspetto riguarda la sorpassata ghettizzazione della musica “pop”. 
Una legge del 1967 prevedeva sovvenzionamenti per la musica classica e 
per la lirica, accantonando il rock e la musica leggera – la cosiddetta musica 
“commerciale” -, da allora autofinanziatasi in tutto è per tutto. Queste 
distinzioni capziose non hanno più ragione di esistere; tutta la musica è
importante: a livello culturale, a livello sociale, espressivo e ricreativo; ma 
anche sul piano economico, per le ragioni testè enunciate da chi mi ha 
preceduto. Ed è questo il fine ultimo del progetto di legge regionale che 
stiamo presentando”. 
FdV

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