IL PISA DOMINA E SUBISCE A PERUGIA. RIDOTTI IN 10 E SOTTO DI UN GOL, I NERAZZURRI ACCIUFFANO IL 2 – 2 CHE VALE LA FINALE A 3′ DAL TERMINE.

L'Eco del Monte e del Padule 2 Giugno 2013 0
IL PISA DOMINA E SUBISCE A PERUGIA. RIDOTTI IN 10 E SOTTO DI UN GOL, I NERAZZURRI ACCIUFFANO IL 2 – 2 CHE VALE LA FINALE A 3′ DAL TERMINE.

La corsa dei nerazzurri sotto la curva, l’urlo di gioia liberatorio del Mister Dino Pagliari al termine di oltre 100 minuti di indimenticabile sofferenza… Il Pisa esce dal “Curi” di Perugia dopo un 2-2 acciuffato a 3′ minuti dalla fine, dopo essere stato in vantaggio per quasi tutto il match, e dopo essersi fatto sorpassare da un “uno-due” capace di stenbdere anche il miglior incassatore.

Ma forse è meglio partire dall’inizio, per mettere un minimo d’ordine in questo tourbillon di emozioni che ha rischiato di far saltare più di una coronaria.

Con le squadre appena schierate in campo pronte a darsi battaglia secondo un canovaccio già scritto dal risultato del match di andata di una settimana fa all’Arena (2 – 1 a favore dei nerazzurri, quindi Perugia costretto a vincere…), basta il tempo di prendere confidenza con il primo caldo veramente estivo di questa tormentata primavera, ed il Pisa passa a condurre grazie ad un tap-in di Rizzo, pronto a spingere in porta una ribattutta miracolosa dell’estremo difensore umbro su un tiro a botta sicura di Leo Perez, smarcato da un imbarazzante intervento del centrale difensivo del Perugia Lebran.

La partita sembra in discesa per i nerazzurri, che infatti tengono magnificamente il campo, se si toglie un’occasionissima capitata dopo soli tre minuti dal punto del vantaggio sui piedi del centrocampista perugino Dettori, davanti al quale si immola Mingazzini con un contrasto vincente che vale un gol.

Il pressing a tutto campo, la grinta, la determinazione e l’organizzazione dei nerazzurri imbavagliano il Perugia, incapace di creare una nitida azione da gol per tutto il primo tempo, mentre il Pisa, trascinato dalla sagacia tattica dei suoi uomini più navigati (Mingazzini, Buscè, Favasuli ed il sempre temibile Perez in avanti) sembra giocare al “gatto con il topo”, aspettando l’occasione per pungere nuovamente in maniera mortifera l’avversario.

Sulle panchine atmosfere contrastanti: tranquillo e soddisfatto Pagliari (conscio che i suoi stanno adempiendo alla perfezione alle sue indicazioni), ovviamente più teso il suo omologo Camplone sulla panchina del Grifo, alla ricerca della contromossa tattica per liberare il suo Perugia dalle briglie impostagli da una squadra “cortissima” come il Pisa di oggi.

Nel secondo tempo i padroni di casa partono all’arrembaggio, e per quasi 10 minuti per la difesa nerazzurra c’è del superlavoro da svolgere. Ma la tranquillità con la quale il Pisa affronta la partita che potrebbe valere una stagione è evidenziata dalla facilità con la quale gli avanti nerazzurri si procurano due nitide palle gol nel giro di pochi minuti.

La prima al 22′ quando Perez con una magia sfugge al diretto marcatore Lebran (sempre in affanno sul numero 9 del Pisa) e si vede respingere la conclusione “a tu per tu” dal portiere sloveno Koprivec in uscita; la seconda quando il neo-entrato Tulli viene fermato per un fuorigioco dubbio (la moviola conferma l’errata decisione del guardalinee), quando l’attaccante del Pisa era in procinto di involarsi verso la porta in beata solitudine.

Ma il subentro di Tulli all’esausto Leonardo Gatto poteva rivelarsi una mossa assai controproducente per Pagliari.

La punta pisana, ammonita per simulazione da meno di 5 minuti, non trovava di meglio da fare che “buttarsi” su un accenno di intervento del numero 5 umbro Russo al vertice destro dell’area di rigore perugina; il tutto sotto gli occhi dell’arbitro (signor Aureliano di Bologna), che non poteva esimersi dal mostrare il secondo cartellino giallo all’attaccante pisano.

Una avventatezza che poteva veramente costare cara alla causa nerazzurra.

Infatti di lì a poco gli umbri trovavano il gol del pari con il nuovo entrato Ciofani (meno male che Camplone l’ha inserito nel match solamente ad un quarto d’ora dal termine), pronto a sfruttare una “spizzata” di testa del mastodontico Tozzi Borsoi, e come se non bastasse, di fronte ad un Pisa “in bambola” per la prima volta nell’arco di tutta la gara, il Perugia perveniva al 2 – 1 (che avrebbe qualificato gli umbri per la finale che vale un posto per la Serie B) con il francesino Rantier, abile a sfruttare una delle poche azioni corali ed avvolgenti del Perugia.

A quel punto, sotto di un gol, in inferiorità numerica, con una manciata di minuti al termine della gara e con l’inerzia del match passat decisamente dalla parte degli uomini di Camplone, in pochi avrebbero scommesso sulle residue speranze dei nerazzurri.

Ma al pari del loro Mister, anche gli uomini in campo oggi al “Curi” di Perugia hanno qualcosa di epico nelle gambe e nei cuori, e così dopo due minuti di effimera gioia vissuta dalla tifoseria umbra, spunta il destro di capitan Favasuli a far esplodere incontenibile l’esultanza dei 2500 tifosi raccolri nel settore ospite.

E’ il 2 – 2 definitivo, che non si smuoverà più nonostante un interminabile recupero di 9 minuti dovuto all’abbattimento della bandierina del calciodangolo durante i festeggiamenti del gol.

Il Perugia si è dimostrato una volta di più squadra forte, dotata di ottime individualità, e dal carattere forte, ma contro il Pisa di queste due settimane è dovuto necessariamente soccombere.

La dea del calcio Eupalla di Breriana memoria ha baciato la fronte crinita di Mister Dino Pagliari, vero protagonista della rinascita nerazzurra degli ultimi mesi.

E’ grazie a questo signore dal profilo barbuto e dal carattere forte, dai modi schietti e nobili degni dalle sembianze vagamente omeriche che Pisa può sognare di calcare una volta ancora i campi della B.

Mancano 180 minuti, quelli più importanti, quelli realmente decisivi. Ma da una squadra come quella vista ieri a Perugia è più che lecito aspettarsi il realizzarsi del sogno.

IL VOLTO “OMERICO” DI DINO PAGLIARI, ASSOLUTO PROTAGONISTA DEL FINALE DI STAGIONE NERAZZURRO

Leave A Response »