LETTERA MINATORIA CONTENENTE DUE BOSSOLI AL SINDACO DI CALCI BRUNO POSSENTI. IL CENTRO SOCIALE DI MONTEMAGNO ANCORA OGGETTO DEL CONTENDERE

L'Eco del Monte e del Padule 14 Giugno 2013 0
LETTERA MINATORIA CONTENENTE DUE BOSSOLI AL SINDACO DI CALCI BRUNO POSSENTI. IL CENTRO SOCIALE DI MONTEMAGNO ANCORA OGGETTO DEL CONTENDERE

STAVOLTA QUALCUNO HA REALMENTE ESAGERATO NELL’ESPRIMERE IL PROPRIO DISSENSO

nell’operato dell’Amministrazione Comunale calcesana, indirizzando due lettere minatorie al Sindaco Bruno Possenti ed al funzionario responsabile dell’ufficio tecnico, contenenti due bossoli ed “avvisi” vergati in un inconfondibile stile.

Le due missive infatti, recuperate presso l’ufficio postale del paese, non conterrebbero serie minacce (per quelle bastavano i bossoli, si saranno detti gli autori del gesto…) ma particolari riguardo la vicenda della chiusura e possibile riapertura del centro sociale di Montemagno, già al centro delle cronache tempo fa perchè individuato dagli investigatori come uno dei centri di aggregazione delle “Nuove Brigate Rosse”.

La mattinata calcesana di ieri è stata movimentata dall’individuazione di due plichi sospetti alle Poste di Calci – in quanto gli indirizzi dei destinatari risultavano vergati ne’ a mano ne’ al computer, ma attraverso l’anacronistico uso di un “normografo” -, al che gli impiegati dell’ufficio hanno immediatamente avvisato la forza pubblica, giunta sul posto con l’equipe di artificieri incaricata di controllare il contenuto delle buste.

Il traffico cittadino, fermato per precauzione, è ripreso a circolare con normalità solamente dopo che è stata appurata la natura inoffensiva del contenuto delle due lettere. Il Sindaco Bruno Possenti, oggetto delle minacce, si è trincerato dietro un “no comment” dell’episodio.

Le attività e le frequentazioni del centro Sociale di Montemagno, come già accennato in precedenza, sono sempre state al centro delle polemiche della piccola comunità, non ben disposta nei confronti di “stranieri” giunti alle pendici del Monte Serra per “evitare che l’occhio indiscreto della Polizia potesse indagare” in maniera dettagliata.

I concerti, i dibattiti, i temi trattati nel corso delle tavole rotonde del circolo sono sempre stati indissolubilmente legati agli ambienti un po’ demodeé dell’estrema sinistra più battagliera e refrattaria a compromessi di comodo, erano poco tollerati dai residenti, costretti a “fare buon viso a cattivo gioco” e a chiudere gli occhi davanti alle frequentazioni del circolo, a detta di molti non in sintonia con le ambizioni turistiche del luogo, aspirante al ruolo di “buon ritiro” dai ritmi stressanti e frenetici della vita cittadina.

Sull’episodio, condannabile e deprecabile di per se’, stanno indagando i Carabinieri. 

UNO SCORCIO DI MONTEMAGNO

FONTE: LA NAZIONE

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