FESTA GRANDE STASERA A FORNACETTE PER I 50 ANNI DELLA “CARROZZERIA MODERNA”

L'Eco del Monte e del Padule 13 Luglio 2013 0
FESTA GRANDE STASERA A FORNACETTE PER I 50 ANNI DELLA “CARROZZERIA MODERNA”

Una realtà imprenditoriale che dura da cinquant’anni.

Da quando cioè, nell’Italia del boom economico e del decollo dell’automobile come mezzo di trasporto, cinque soci misero insieme le loro forze per fondare una carrozzeria alla periferia di Fornacette, sulla Toscoromagnola. Era il 1963, e adesso la Carrozzeria Moderna è arrivata alla terza generazione di soci.

Un testimone che viene passato negli anni, insieme all’esperienza e al contatto con le persone che da sempre si rivolgono alla carrozzeria.

«Io sono entrato come dipendente nel 1973, quindi sono quarant’anni esatti che faccio parte della famiglia» racconta Vincenzo Di Taranto «Nel 1980 sono diventato socio anch’io. L’impresa si estende su una superficie coperta di 600 mq e su un piazzale di 1400 mq. All’interno operano un elettrauto, due lattonieri, due smontatori e tre verniciatori. Da quest’anno c’è un unico socio, che è il nipote di uno di quelli che mezzo secolo fa hanno fondato la nostra attività».

Un vero e proprio filo della memoria, insomma, che sabato sera verrà riavvolto all’insegna dell’allegria e del divertimento.

«Abbiamo organizzato una festa per premiare chi c’è stato ieri e ha permesso che noi fossimo qui oggi» continua Vincenzo; a suonare ci saranno i “Brothers in law”, che accompagneranno l’esibizione della scuola di ballo fornacettese “Polinnia”.

Ma il piatto forte della serata sarà sicuramente lo spettacolo di Cristiano Militello, dalle 22.30 in poi. Mattatore della serata sarà Antonio Mastrovincenzo. Oltre che con la storia, quello di sabato vuole essere anche un appuntamento contro la crisi. Un ritrovarsi tutti insieme per ricordare che, se gli affari tengono e vanno bene nonostante i chiari di luna che corrono, è merito di fondamenta solide e ben radicate sul territorio. Vincenzo Di Taranto riprende la parola per confidare: «La crisi, è vero, si sente e morde. Ma noi per fortuna non la sentiamo particolarmente. Merito del lavoro di tre generazioni, che nell’arco di un cinquantennio hanno saputo costruire un solido giro di clientela affezionata, un rapporto che spesso va oltre gli affari ma affonda le sue radici nelle relazioni interpersonali fino a sfociare in sincera amicizia. È questo che poi, a lungo andare, paga».

Jacopo Paganelli

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