“PAESE CHE VAI, USANZA CHE TROVI”, MA “CUCINARE CON LA CACCA” E’ DAVVERO TROPPO !!!

L'Eco del Monte e del Padule 20 Luglio 2013 0
“PAESE CHE VAI, USANZA CHE TROVI”, MA “CUCINARE CON LA CACCA” E’ DAVVERO TROPPO  !!!
Il libro della scrittrice-cuoca tailandese Saiyuud Diwong “Cooking with 
poosi è probabilmente guadagnato il primato di libro dal titolo più strano 
degli ultimi anni. La traduzione del titolo dell'edizione 2012 suona infatti, 
come un poco invitante – per un manuale di cucina - “Cucinare con la 
cacca. In realtà, il titolo è frutto di una bislacca e poco accorta idea 
“multilinguistica” dell’autrice: infatti “poo” in tailandese significa granchio, 
e per illustrare al lettore di lingua inglese che si parlava di cucina tailandese, 
ed in particolare di una tipica varietà di granchi dell’area (perché altrimenti 
il risultato culinario non sarebbe lo stesso) la Diwong ha deciso di usare il 
termine tailandese. Con risultati decisamente non entusiasmanti...

Ma non si tratta dell’unico libro dal tiolo decisamente strano dell’ultimo anno. Si fanno notare (per motivi diversi) anche “Estonian Sock Patterns All Around the World” (all’incirca “I modelli di calzini estoni in tutto il mondo” di un certo Aino Praakli), “The Great Singapore Penis Panic: And the Future of American Mass Hysteria” (traducibile con “Il grande terrore da pene di Singapore e il futuro dell’isteria di massa americana”, di Scott D. Mendelson), “A Taxonomy of Office Chairs” (“Una tassonomia delle sedie da ufficio di Jonathan Olivares) e l’imperdibile “The Mushroom in Christian Art: The Identity of Jesus in the Development of Christianity” (“I funghi nell’arte Cristiana: L’Identità di Gesù nello Sviluppo della Cristianità” di John Rush). Particolarmente interessante dovrebbe essere anche A Century of Sand Dredging in the Bristol Channel: Volume Two (“Un secolo di dragaggio del canale di Bristol: Volume due”,di Peter Gosson) imperdibile per chi avesse avuto l’idea di acquistare il Volume 1 e fosse rimasto preda di atroci dubbi  e volesse approfondire l’argomento…

 

metro.co.uk

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