Da oggi è ufficialmente esplosa l’epidemia di “febbre da Palio” che fino a domenica sera – con l’inevitabile codazzo di esultanze e goliardici sfottò del lunedì ai danni degli sconfitti – pervaderà l’atmosfera bientinese.
A partire dalle 19 di oggi, espletate le faticosissime procedure di assemblaggio delle tribune e recinzione del percorso di piazza Vittorio Emanuele, i numerosi contradaioli offertisi volontari hanno iniziato la “stesa” della terra che costituirà il terreno di battaglia di domenica prossima.
Operazioni che si sono succedute senza intoppi particolari, sotto l’esperta guida del Presidente Angelo Vincenti (sempre in primissima fila quando si tartta di lavorare duro) e grazie ai suggerimenti dei volontari più navigati, anche i 13/14enni presenti in gran numero sul percorso hanno avuto modo di rendersi utili.
L’ALLESTIMENTO DELLA TRIBUNA DI FRONTE ALLA “CURVA DELLA MORA (O DELLA BANCHINA)”.
Un’esperienza che va al di là del semplice supporto materiale alla causa comune del Palio di Bientina, pur preziosissimo ed insostituibile – in piazza si contavano ragazzi e ragazze agghindati con tutti i colori delle contrade, gialloversi della Forra e biancoverdi di Quattro Strade sgobbare fianco a fianco -; la soddisfazione, domenica alle 18, di poter dire a ragion veduta:
“se non c’ero anch’io, la pista non sarebbe stata pronta..!”Il clima odierno, insopportabilmente afoso, ha esasperato i contradaioli in piazza fino a far temere lo scatenarsi di un’inopportuna “burrasca estiva” (di quelle che durano 5 minuti ma vomitano fiumi d’acqua oltremodo dannosa sulla terra ancora da battere). E gli appassionati hanno anche iniziato le loro personalissime “macumbe” perchè il bel tempo regga “almeno sino a domenica sera”, in maniera da poter permettere il corretto svolgimento della carriera. Gli organizzatori hanno comunque assicurato che l’Autorità Comunale, di concerto con il Seggio di san Valentino, ha esteso il permesso di occupazione di suolo pubblico fino all’intera giornata di lunedì (che tradotto signidica: se domenica dovesse piovere a dirotto, niente paura: si corre il giorno dopo).
UNO DEI PRIMI CAMION HA SCARICATO LA TERRA: CE NE VORRANNO DECINE E DECINE, SI LAVORERA’ TUTTA LA NOTTE…
