“CALCI COM’ERA”, MOSTRA DI CARTOLINE D’EPOCA PRESSO IL MUSEO NAZIONALE DELLA CERTOSA DI CALCI. APERTURA IL 3 AGOSTO.

L'Eco del Monte e del Padule 5 Agosto 2013 0
“CALCI COM’ERA”, MOSTRA DI CARTOLINE D’EPOCA PRESSO IL MUSEO NAZIONALE DELLA CERTOSA DI CALCI. APERTURA IL 3 AGOSTO.

L’allestimento di una Mostra a Calci – presso il Museo Nazionale della Certosa –

con inizio nel periodo estivo (dal 3 agosto al 13 ottobre) potrebbe sembrare un azzardo, ma forse “capita a fagiolo” per le tante famiglie che, per gli arcinoti motivi legati alla complicata situazione economica o per saggia decisione di fare le proprie vacanze in mesi meno “affollati” e decisamente meno cari, potranno così approfittare dell’occasione per riscoprire, tra le tante attrazioni del nostro territorio, anche il complesso della Certosa Monumentale di Calci, meta ambita per i turisti provenienti da ogni angolo del pianeta.

La Mostra dal titolo “Calci com’era” e da cui queste righe prendono ispirazione, presenta una preziosa collezione di cartoline di Calci della prima metà del ‘900 tratta dalla collezione Farnesi; foto ed immagini di luoghi inevitabilmente mutati nel corso degli anni, modi e maniere di vivere i territori urbani e rurali che al giorno d’oggi appaiono impensabili ed inevitabilmente datati, testimonianze di ingegno e realtà produttive che l’avvento della civiltà moderna ha travolto e comunque incredibilmente numerose per un piccolo paese...

“L’opportunità offertaci dalla sempre e generosa disponibilità di Flaminio Farnesi era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire” dice Severina Russo, Direttrice del Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci “ed abbiamo colto al volo l’occasione per condividere con i calcesani l’offerta e presentare ai numerosi visitatori della Certosa questi importanti documenti. L’esposizione che qui presentiamo si ricollega idealmente a quella del 2004 (“e mentre Berta filava…” curata da Bruna Battaglini e allestita nel salone del Consiglio Comunale). Lì l’accento era soprattutto, come recita il sottotitolo del volume pubblicato nel 2006, sul lavoro delle donne di Calci, dalla filanda alle zizzole. Qui abbiamo pensato di proporre con l’ausilio delle immagini una passeggiata, indietro nel tempo, lungo le vie del paese – dal municipio alla pieve e poi verso il Serra con una sosta a Castelmaggiore, dal municipio alla Certosa lungo la Via Nuova appena aperta e da qui alla Verruca passando da Rezzano, Montemagno e Nicosia.

Questo della passeggiata è stato il filo conduttore dell’ordinamento. La necessaria selezione non è stata come si può immaginare facile. Si noterà certamente, tra l’altro, l’assenza di immagini della Certosa, ma in questo caso l’esclusione è stata voluta perché le belle e numerose cartoline certosine della collezione intendiamo utilizzarle per un’altra iniziativa specificamente dedicata  al complesso monastico”.

FONTE: LA NAZIONE

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