PERCHE’ LA “VIA DELLA SETA” E’ SPARITA DALLA ROTONDA DEL VILLAGGIO ? “ERA TRASCURATA” DICE L’ARTISTA

L'Eco del Monte e del Padule 4 Agosto 2013 0
PERCHE’ LA “VIA DELLA SETA” E’ SPARITA DALLA ROTONDA DEL VILLAGGIO ? “ERA TRASCURATA” DICE L’ARTISTA

L’eco mediatico sollevato dalla proposta di sostituzione dell’opera «La via della seta”, installazione super colorata e forse mai del tutto compresa dalla cittadinanza, realizzata in materiali sintetici e vetroresina dall’artista svizzero Hans Peter Ditzler, con un omaggio alla più “nostrana” Vespa, ha sinceramente superato ogni nostra più rosea aspettativa.

Centinaia – non osiamo “sparare” migliaia, al contrario di tanti nostri colleghi che ostentano una popolarità in rete in realtà inesistente – di contatti solamente nell’arco dei primi tre giorni di pubblicazione del primo degli articoli dedicati alla proposta, nata – lo apprendiamo nelle ultime ore – da una precisa richiesta dello scultore elvetico (che vive a Casciana Alta) all’Amministrazione Comunale di Pontedera.

Come puntualmente reso pubblico dal Sindaco Millozzi il giorno precedente alla rimozione della caratteristica e coloratissima opera, Ditzler aveva richiesto di rientrare in possesso della scultura per deficienze nella manutenzione della stessa (protezione dagli agenti atmosferici, dallo smog e dallla polvere dovuta all’intensa circolazione stradale), che era stata garantita dalle autorità al momento del posizionamento della struttura, quando Hans Peter Ditzler la diede in lascito gratuito a Pontedera.

Purtroppo, la polvere ed i fumi non sono toccati in sorte solo all’installazione che era lungo la Tosco Romagnola all’altezza del Villaggio Piaggio. Anche il muro di Enrico Baj (altra opera notevole ospitata dalla città ed erroneamente attribuita a Ditzler da una nota testata locale) avrebbe bisogno di essere salvato da polvere e smog che si stanno incuneando nei vari tasselli del muro colorato. Ma le ristrettezze delle casse comunali non permettono certi interventi, necessari oltre più di un notevole grado di accuratezza e professionalità.

In ogni caso il Sindaco Simone Millozzi non ha mancato di ringraziare l’artista per il “segno” lasciato in città per così tanto tempo, ribadendo che le difficoltà economiche dovute all’attuale congiuntura impediscono di mantenere aperto questo dialogo con l’arte contemporanea inaugurato anni addietro. «L’amministrazione comunale continuerà a rendere più bella, attraente, vivace la città; perché una città bella e ricca d’arte è anche più vivibile», ha detto il sindaco congedando le installazioni che danno colore anche alle strade della piccola Lajatico.

Dietro la partenza de “La via della seta” c’è quindi un lungo confronto che si trascina da circa un anno, sfociato nel ritorno degli “elefanti sul piedistallo” presso la casa paterna.

Che sia l’occasione giusta per donare a Pontedera qualcosa che la rappresenti realmente ? Una rappresentazione – come suggerito anche sulle nostre pagine da Alessandro Tantussi – in linea con l’eredità storica e culturale della città della Piaggio, senza scomodare cervellotici accostamenti con l’arte contemporanea, spesse volte scollegata dal contesto in cui viene inserita e poco recepita dal “popolo” ?

foto gentilmente tratta dal sito istituzionale del Comune di Pontedera

Una cosa è certa: Hans Peter Ditzler non ha mai ricevuto alcun compenso. E i 20.000 €uro spesi dal Comune alcuni anni fa, per una pubblicazione dedicata alla rotatoria ? «Non sono certo andati a noi…», tiene a precisare il figlio dello scultore.

 

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