“L’acqua pubblica è senz’altro un bene prezioso che andrebbe tutelato con la massima cura ed attenzione, d’importanza vitale e strategica, da convogliare tramite acquedotto nelle nostre case nel migliore dei modi, conservando inalterate le caratteristiche organolettiche.
Purtroppo, non sempre è così.
A Vicopisano, lungo la provinciale Butese, in prossimità dell’incrocio che porta a San Jacopo, la tubazione scorre da anni seguendo un percorso “a cielo aperto”, servendo le case che si affacciano sulla via e sulle stradine interne, lungo un tracciato che ora procede lungo la cunetta, ora sul pendio di terreni confinanti per poi bruscamente infilarsi in grate che raccolgono l’acqua piovana, rasentando muretti di recinzione, sconfinando in pozzetti i cui coperchi rimangono “sulle ventitre”, conclamando clamorosamente quanto lo scempio (orribile a vedersi) possa dare l’impressione di eterna provvisorietà..!
Questa tubazione posizionata alla buona, non è protetta in alcun modo, è alla mercé di chiunque e si dubita fortemente che risulti in linea con le regole operative richieste al “bonus pater familiae” cioè al gestore che deve farsi carico d’erogare un servizio nel migliore dei modi.
Ci chiediamo come abbiano potuto fare i vari Sindaci che ultimamente si sono avvicendati, a tollerare questo stato delle cose; ci chiediamo ancora se si siano mai rivolti ad Acque spa imponendo un ultimatum secco e perentorio di risoluzione del problema, se abbiano segnalato questa lampante violazione delle più elementari regole del buon senso all’autorità di bacino oltre che delle più basilari norme di igiene.
Marrica Giobbi (consigliere comunale del gruppo “Per i Cittadini”)”
ALCUNE FOTO CHE TESTIMONIANO LE “PRECARIE CONDIZIONI” (ED E’ OVVIAMENTE UN EUFEMISMO…) DEL SERVIZIO, FONDAMENTALE PER TANTI RESIDENTI.
