Giovedì scorso la “Compagnia di Calci” (associazione culturale tesa alla
valorizzazione del territorio) ha organizzato, nell'ambito delle celebrazioni
del 10° anniversario della sua “rinascita” (la Compagnia originale ebbe i
natali nel lontano 1313...), un pubblico dibattito sull'annosa questione di
Via Roma, la strada che, attraversndo il paese in senso longitudinale
spingendosi fino alla Certosa, tanto significa per i calcesani dal punto di
vista socio-economico ( oltre ad essere una sorta di "biglietto da visita"
di Calci, la strada ospita ai suoi lati numerose attività commerciali). Via
Roma soffre da alcuni anni in condizioni di degrado che ne inficiano il
valore che essa potrebbe e dovrebbe avere, tanto che già la passata
Amministrazione Comunale fu costretta a correre ai ripari indicendo una
gara che poi l'attuale Giunta Possenti sta gestendo. Che la serata avesse
tutti i presupposti per attendersi un clima rovente era dunque in
preventivo, ma non al punto da raggiungere un "calor bianco" tale da
meritare evidenza in cronaca (non solo locale). Il Sindaco Possenti che
si alza ed abbandona la scena seguito da due consiglieri, le crepe
apertesi all'interno dell'amministrazione con la dichiarazione della
Consigliera Rossi, recriminazioni, accuse, e proposte di referendum
popolari, ma in buona sostanza nessuna risposta ai calcesani
sull'argomento di vitale importanza per la comunità (Via Roma taglia
longitudinalmente il paese rappresentando).
Il Sindaco Possenti ha abbandonato la discussione.
L'introduzione di Ferruccio Bertolini e Sandro Ercolini della "Compagnia di
Calci" (organizzatrice dell'incontro) ha preceduto l'intervento del Bruno
Possenti limitatosi ad un serrato scambio di battute con la platea, al quale
ha fatto seguito Paolo Lazzerini. Il capogruppo di "Calci nel Cuore" è stato
più volte interrotto dal Sindaco, e si quindi è limitato ad invitarlo ad
ascoltare dalla platea le sue argomentazioni, attendendo il suo turno per
controbattere. Possenti ha preso anche troppo letteralmente l'invito,
abbandonando l'auditorio affermando che quello che doveva dire lo aveva
già detto e che a lui il dibattito non interessava. Pronto il "salvagente"
offerto dal più conciliante Vice-Sindaco Antonio Piccioli (detentore della
delega ai Lavori Pubblici): "Non posso conoscere a fondo il progetto
relativo a Via Roma, risalendo esso alla precedente Amministrazione.
Posso però garantire che i lavori sono stati svolti in maniera regolare.
La Regione, finanziando in parte l'opera, ha chiesto più volte di visionare
gli atti amministrativi e non ha mai riscontrato irregolarità. La vera
responsabile della deprecabile situazione è la ditta incaricata dei lavori".
Antonio Piccioli (PD)
Michele Tozzini, Presidente del Centro Commerciale Naturale, ha replicato
che "Il progetto originale è stato stravolto ed i risultato è fin troppo evidente.
Ho richiesto gli atti ma l'accesso mi è stato negato più volte. Così mi sono
deciso di inoltrare un esposto al TAR ed alla Procura della Repubblica".
Non dello stesso avviso Fabio Paffetti, consigliere comunale in quota RC:
"L'Amministrazione ha fatto quel che ha potuto, agendo con prontezza ed
emettendo tre diversi ordini coercitivi alla Ditta incaricata dei lavori. Il fatto
che la Ditta stessa sia poi intervenuta senza troppe proteste fa capire dove
possano essere individuati il torto o la ragione". Una voce di sostegno alle
critiche mosse dai cittadini all'operato del Comune e dei responsabili dei
lavori è venuta da un fronte inaspettato: è stata Chiara Rossi (PD) ad
ammettere onestamente: "Non si può continuare a negare lo stato delle
cose, Via Roma FA SCHIFO ! Non mi permetto di giudicare l'insofferenza
del nostro Sindaco alle critiche, lasciando a lui l'onere di giustificare il suo
comportamento".
Chiara Rossi (PD)
A Paolo Lazzerini il compito di chiudere l'animata discussione:
"Come calcesano dispiace constatare come l'Amministrazione non sia
mai riuscita a mettere sotto controllo l'operato della macchina comunale.
Sembra che la mano destra non sappia che cosa faccia la sinistra, con
i cittadini che assistono impotenti ad un perverso "scarica barile". Deve
esistere un progettista, un collaudatore, un Responsabile Unico: possibile
che queste figure non appaiano e nemmeno vengano mai citate ?".
Paolo Lazzerini (Calci nel Cuore)