DA CALCI UN SECCO “NO” AL COMUNE UNICO DELL’AREA PISANA. “NON VOGLIAMO FARE LA FINE DEL VASO DI COCCIO TRA I VASI DI FERRO !”

L'Eco del Monte e del Padule 6 Settembre 2013 0
DA CALCI UN SECCO “NO” AL COMUNE UNICO DELL’AREA PISANA. “NON VOGLIAMO FARE LA FINE DEL VASO DI COCCIO TRA I VASI DI FERRO !”

PIERO LUPETTI, SANDRO ERCOLINI, FILIPPO DEL MORO E FERRUCCIO 
BERTOLINI DELLA “COMPAGNIA DI CALCI”.

La discussione sul Comune Unico dell'area Pisana (Pisa, Cascina, 
Vicopisano, Calci, San Giuliano terme e Vecchiano)– ha suscitato ieri sera 
a Calci – presso il Circolo Fascetti, dove ha avuto luogo il dibattito 
organizzato dalla “Compagnia di Calci” - un interesse tale da far intervenire 
al convegno ” decine e decine di persone e di addetti ai lavori provenienti 
anche da oltre i confini comunali (Pisa, Buti, Vicopisano...). Ciò che ha 
stupito maggiormente è stata però la pressochè unanime contrarietà al 
progetto sponsorizzato dal Sindaco di Pisa Filippeschi già in campagna 
elettorale.

PIERO LUPETTI (LA COMPAGNIA DI CALCI)


Dai rappresentanti dell'Amministrazione (il Vice Sindaco Piccioli in 
sostituzione del Sindaco Bruno Possenti impegnato in un irrinunciabile 
appuntamento istituzionale), passando per l'opposizione (Paolo Lazzerini 
di “Calci nel cuore” che ha riproposto l'idea di un “Comune del Monte Pisano” 
insieme a Vicopisano e Buti, suscitando interesse e richieste di 
approfondimento), fino agli stessi organizzatori dell'incontro, TUTTI si 
sono schierato su posizioni critiche nei confronti di ciò che finora è 
apparso ai più come un tentativo di estendere l'influenza di Pisa e dei 
propri interessi particolari anche all'area vasta composta dalle altre 5 
municipalità. Pur con i dovuti “distinguo” dovuti alle differenti connotazioni 
politiche (dai PD nostalgici eredi della vecchia tradizione comunista, ai 
centristi, berlusconiani o uomini di destra, ex socialisti o appartenenti alla 
sinistra intransigente), ciascuno ha bocciato un accorpamento in una “
"Pisa da 200.000 abitanti"”: “"Difenderemo sempre la nostra identità Pisana 
ed ogni iniziativa tesa ad aumentare il ruolo di Pisa come centro di 
aggregazione, non certamente a discapito delle realtà locali” ha esordito 
Piero Lupetti della Compagnia di Calci “ E non ci vengano a raccontare 
che la creazione di un Comune unico dell'area pisana sarebbe fonte di 
risparmio grazie alla “taglio” degli amministratori... La realtà e che la 
comunità calcesana farebbe la fine del “vaso di coccio tra i vasi di ferro”". 

ANTONIO PICCIOLI (PD)


Gli ha fatto eco Antonio Piccioli: "Il mio è un secco “NO” motivato da ragioni 
che vanno oltre un mero campanilismo. Calci ha poco a che spartire con 
le altre realtà presenti nell'aerea vasta; socialmente ed economicamente. 
Oltre a ciò sarebbe presumibile una perdita di rappresentanza dei calcesani 
per ovvi motivi demografici"”. Il contributo di Valter Mignani (Calci nel cuore) 
è stato particolarmente apprezzato per il tono bipartisan assunto dalla sua 
disanima: "“Si fa un gran parlare di spending review, ma con tutti gli 
inevitabili sprechi connessi alla gestione delle Amministrazioni, proprio 
sulla rappresentanza popolare si deve tagliare ? Cancellare “ex abrupto” 
una quota consistente di consiglieri ed assessori comunali eletti dal popolo 
(indennizzati nel nostro caso con 13,20 €uro lordi a seduta consiliare...), 
significa “mercificare” la democrazia senza ottenere risparmi significativi, 
e personalmente mi batterò finchè avrò fiato perchè ciò non avvenga"”. 

VALTER MIGNANI E PAOLO LAZZERINI (CALCI NEL CUORE)


Unica voce fuori dal coro quella di Simone Lo Monaco, rappresentante del “Comitato per il Comune Unico dell'area pisana”, invitato a fare da contraltare alla discussione, ascoltato attentamente nella sua disamina ma inevitabilmente destinato a aver poca presa sull'auditorio. 

SIMONE LO MONACO (COMITATO COMUNE UNICO DELL’AREA VASTA PISANA)

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