IL COMMIATO DELL’ASSOCIAZIONE “LA TORRE” A GIUSEPPE CECCARINI (1941 – 2013).

L'Eco del Monte e del Padule 23 Settembre 2013 0
IL COMMIATO DELL’ASSOCIAZIONE “LA TORRE” A GIUSEPPE CECCARINI (1941 – 2013).

La storia ci insegna che non solo i nomi dei grandi generali o dei potenti saranno tramandati in eterno, ci sono persone che con i loro gesti lasciano un segno talmente forte che il loro ricordo sarà tramandato per molti anni a venire dalla loro scomparsa.

Forse il loro nome non comparirà mai nei libri, ma la loro influenza sulle persone, o addirittura su una piccola cittadina può essere così grande da fare in modo di non essere mai dimenticate.

Una di queste figure era senz’altro incarnata da Giuseppe Ceccarini, che ci ha lasciato nella mattina di ieri, domenica 22 settembre. Calcinaiolo di nascita ma Bientinese di adozione, il Dott. Ceccarini per molti anni  si è adoperato per promuovere la memoria storica e la cultura nel nostro paese .

Giuseppe era nato a Calcinaia nel 1941, figlio del fattore della fattoria Orsini-Baroni, e dopo la laurea in giurisprudenza , aveva diretto per 35 anni (fino al 1995) la Cassa Rurale ed Artigiana di Bientina .

Il suo impegno non si esauriva negli uffici, ma con uno sguardo simile a quello di un antico mecenate aveva fatto della banca un veicolo di cultura . Nel periodo della sua direzione moltissime sono state le pubblicazioni: “Memorie storiche di Bientina” (G.B.Uccelli), “Bientina Ieri” ,  “Archeologia nel Bientina”, ecc… Innumerevoli anche i finanziamenti che la banca aveva elargito per l’acquisto dell’ambulanza e per gli scavi archeologici in padule, scavi che dal 1988 hanno riportato alla luce il passato etrusco di Bientina. Da non dimenticare è l’impegno che lo ha coinvolto nella nascita della Premiata Filarmonica Bientinese (1986) di cui è stato per anni un ammiratore seguendone vicende e peripezie come le numerose manifestazioni e il celeberrimo viaggio a Roma e incontro con papa Giovanni Paolo II. Giuseppe era un uomo che aveva a cuore ogni cosa che faceva, aveva vissuto con grande apprensione le vicende che avevano portato al fallimento del Credito Cooperativo di Bientina, cercando fino alla fine di fare in modo che restasse in mano ai Bientinesi. Era un uomo dalle mille passioni, amava il teatro goliardico, la musica classica ma sopratutto la lettura: ricordo con struggente malinconia i pomeriggi passati nella blibioteca della sua casa a Fornacette a sfogliare enormi testi e a parlare di storia, politica, letteratura. Era un uomo generoso: apriva la sua casa e il suo cuore a chi aveva sete di sapere.

Giuseppe, oltre che appassionato, era anche autore acculturato e fine scrittore: aveva infatti pubblicato “La repubblica teocratica di Bientina”(2003), “Ci ha messo la coda il diavolo” (2005) e “I manoscritti segreti di monsignor Poggi” (2008).

Membro della Società Storica Pisana, dell’accademia dell’ Ussero e dell’Associazione Culturale la Torre di cui da molti anni era un membro del consiglio, scriveva sul giornale “L’eco della torre” e si occupava di molti progetti. Era stato uno uno dei sostenitori dello svecchiamento dell’associazione e aveva proposto la creazione di un gruppo facebook proprio per essere più vicino alla cittadinanza e ai giovani. Con la sua scomparsa perdiamo una pagina importante della nostra storia e Bientina tutta perde un concittadino ed un amico. Alla famiglia del caro Giuseppe in questo difficile momento, giungano le mie più sentite condoglianze e quelle di tutti i membri della >associazione che ho l’onore di presiedere e che sempre sarà orgogliosa di avere potuto annoverare tra i suoi soci una figura di sì ineguagliabile spessore.

Matteo Mariotti (Presidente Associazione Culturale “La TORRE”)

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