I CONSIGLIERI CASCINESI SI PREPARANO A DARE BATTAGLIA ALL’AUTODROMO DI PARDOSSI.

L'Eco del Monte e del Padule 30 Ottobre 2013 0
I CONSIGLIERI CASCINESI SI PREPARANO A DARE BATTAGLIA ALL’AUTODROMO DI PARDOSSI.

NON VOGLIAMO RESPONSABILITA’ SUL FUTURO DELL’AUTODROMO DI PARDOSSI. E’ UNA QUESTIONE “PONTEDERESE” A 10 KM. DA PONTEDERA E 2 DA CASCINA”.

Non usano mezzi termini i consiglieri dell’opposizione cascinese Michele Parrini (“Siamo Cascina”) e Susanna Ceccardi (Lega Nord) per definire il progetto dell’autodromo di Pardossi: «Si tratta di un’enorme speculazione edilizia che comporterà dure proteste da parte delle persone che ci dovranno convivere».

Il progetto, come è noto, comprende non solo la pista, ma anche l’albergo, la discoteca e le pale eoliche, che hanno mandato in soffitta il vecchio intento di allestire una centrale a biomasse.

«Perché una siffatta porzione di territorio, chiaramente a vocazione turistica o agricola, viene giudicata idonea a ospitare una enorme distesa di cemento ed asfalto? Perché è stato necessario che fossero le proteste dei cittadini a far stralciare dal progetto una centrale a biomasse di cui le amministrazioni avevano fatto finta di non accorgersi ?», si domanda la Ceccardi.

La “patata bollente” è però rimbalzata da Pontedera a Cascina: già, perché, con lo strategico innalzamento della classificazione acustica pontederese da quota quattro a quota cinque, l’Amministrazione Cascinese sarà costretta a portare la propria da tre a quattro. Secondo le normative vigenti infatti, è requisito fondamentale che non ci sia più di un livello di scarto fra realtà confinanti per l’allestimento di strutture quali un impianto potenzialmente nocivo come l’autodromo.

La commissione urbanistica si riunirà il dodici di novembre proprio per prendere questa decisione, ed il voto successivo, in sostanza, potrebbe bocciare il progetto autodromo approvato da Pontedera e costringere investitori e promotori a rivedere i propri piani.

«Cascina ha il potere di bloccare il tutto così come è stato concepito», rincara la dose Parrini. «Non è vero che stiamo subendo pressioni esterne». Ed è proprio sull’impatto che l’autodromo avrà sulle frazioni di Latignano e la parte cascinese di Pardossi che l’opposizione insiste. «Virgo ha scritto nero su bianco che le pale eoliche sono incompatibili con il funzionamento della struttura di ricerca. Ma quel che è preoccupante è che non si leva una voce per domandare come mai ogni volta che Pontedera autorizza opere come la discarica, il progetto del termovalorizzatore ed ora l’autodromo, scelga di ubicarli sempre sul nostro confine cascinese. Ma è così felice l’amministrazione comunale di Cascina di sapere che i propri cittadini siano costantemente chiamati a sopportare le spese della politica territoriale altrui? Da chi potrà protestare l’abitante di Latignano che non sopporta più le onde di rumore misto a gas che deriveranno dall’impianto?». In più, c’è la questione viabilità. «L’amministrazione aveva richiesto la realizzazione di una viabilità alternativa in vista dell’accrescimento dei volumi di traffico che questo impianto comporterà sul proprio territorio. Perché non se ne è fatto di nulla? Ci sono dei concittadini da tutelare, abitanti del comune di Cascina che non beneficeranno di nessuna ricaduta economica», chiude la Ceccardi.

Jacopo Paganelli

 

 

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