LA BRUCIATURA DI RAMAGLIE, STOPPIE,E RESIDUI VEGETALI AGRICOLI ? E’ QUESTIONE REGIONALE (SE NON COMUNALE). SEMPRE MEGLIO INFORMARSI PER NON RICEVERE PESANTI SANZIONI

L'Eco del Monte e del Padule 31 Ottobre 2013 0
LA BRUCIATURA DI RAMAGLIE, STOPPIE,E RESIDUI VEGETALI AGRICOLI ? E’ QUESTIONE REGIONALE (SE NON COMUNALE). SEMPRE MEGLIO INFORMARSI PER NON RICEVERE PESANTI SANZIONI

Paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi…” devono essere trattati come rifiuti, secondo l’art. 13 del D.Lgs. 205/2010, ma le regioni si ribellano ed emettono proprie normative che scavalcano quella nazionale

La questione della bruciatura delle stoppie, ramaglie e altro materiale vegetale agricole e forestale sta diventando sempre più un’incognita per gli agricoltori.

Ricordiamo che l’art. 13 del D.Lgs. 205/2010, modificando l’art. 185 del D.Lgs. 152/2006, stabilisce che “paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi…”, se non utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente o mettono in pericolo la salute umana devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati.

Accendere falò in campagna per bruciare questi residui è quindi contro la legge poiché integrerebbe il reato, non solo amministrativo ma anche penale, di illecito smaltimento dei rifiuti.

Sono già accaduti casi di verbali molto importanti a carico di agricoltori, sanzionati ai sensi dell’ art. 256 del D.Lgs 152/2006 che prevede: “la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi” come sono considerate stoppie e ramaglie.

Fin qui tutto chiaro ma poi vi sono aree del Paese in cui la regola nazionale viene aggirata dalle stesse istituzioni locali.

In Toscana scopriamo che nel Comune di Massa hanno persino istituito una procedura con tanto di diritti di segreteria: “Per richiedere l’autorizzazione a bruciare scarti di verde derivanti da attività agricole e di giardinaggio è necessario presentare una domanda in carta semplice indirizzata al Sindaco su modulo predisposto oppure semplicemente indirizzando una richiesta al Sindaco indicando le proprie generalità, un recapito telefonico e l’ubicazione del terreno interessato alla bruciatura delle ramaglie. E’ previsto il pagamento per i diritti di sopralluogo il cui importo ammonta ad euro 50,00 che può essere effettuato: mediante c/c postale n. 12077541 intestato a “Comune di Massa – Servizio Tesoreria” indicando come causale “Sopralluogo U.O. Verde”; presso l’Ufficio Economato del Comune (2° piano del palazzo comunale, aperto martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 17.30) Di norma l’autorizzazione a bruciare ramaglie è sospesa durante il periodo dal 15 maggio al 15 ottobre (art. 15.2 Regolamento del patrimonio verde pubblico e privato)”.

E’ pertanto consigliabile informarsi presso l’Autorità competente (ufficio “abbruciamenti”, in Comune) circa la legislazione vigente, eventuali modifiche non sempre debitamente comunicate o recepite, casi particolari o eccezionali, zone interdette in maniera permanente.

FONTE: WWW.TEATRONATURALE.IT

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