PRIMI DETTAGLI SUL FRONTALE DI QUESTA MATTINA A QUATTRO STRADE. “QUEL TRATTO E’ PERICOLOSISSIMO, E LE AUTO CI SFRECCIANO COME SE FOSSE UN AUTODROMO…” DICONO I POCHI TESTIMONI.

L'Eco del Monte e del Padule 18 Ottobre 2013 1
PRIMI DETTAGLI SUL FRONTALE DI QUESTA MATTINA A QUATTRO STRADE. “QUEL TRATTO E’ PERICOLOSISSIMO, E LE AUTO CI SFRECCIANO COME SE FOSSE UN AUTODROMO…” DICONO I POCHI TESTIMONI.

Dalle prime indagini risulterebbe che, nello scontro frontale di questa mattina occorso in prossimità della curva sulla salita “della Conserva” lungo la Strada Provinciale che da Bientina corre verso Quattro Strade e Santa Maria a Monte, le due donne rimaste coinvolte – una 67enne proveniente da Santa Maria a Monte dove risiede ed una 47enne bientinese che dal capoluogo stava viaggiando in direzione della frazione – siano ferite in modo serio.La più giovane delle due, trasportata d’urgenza all’Ospedale di Pisa, è stata operata ed i sanitari si sono riservati la prognosi. Le sue condizioni appaiono estremamente gravi. E’ stato addirittura necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco di Cascina per estrarre la donna dalle lamiere dell’auto contorte dall’urto.

Il tratto stradale, in special modo in quel punto, è caratterizzato da una curva “cieca” (non si vede chi proviene dalla carreggiata opposta a causa dell’ingombro della collina stessa), ragione che, unita alla forte velocità con la quale viene spesso affrontato, è più volte risultato teatro di altri numerosi incidenti, anche mortali (ricordiamo il decesso di una giovane madre residente a Quattro Strade alcuni anni or sono).

I bientinesi pensano che le Autorità potrebbero e dovrebbero porre un rimedio alla pericolosità del tratto di strada “quasi sempre affrontato a velocità troppo elevate e spesso invadendo la corsia opposta di marcia (in special modo in direzione Bientina – Quattro Strade)” dice un testimone che aggiunge: “Tutti gli anni almeno tre o quattro incidenti si verificano puntualmente, e per i motivi che ho già enunciato (l’alta velocità, ndr) è solo fatalità che non “ci scappi il morto” ogni volta. Il Comune ha appostato dei “dissuasori di velocità” a Bientina – quasi due chilometri da qui – e a Quattro Strade, un chilometro in direzione opposta; ci chiediamo a che cosa servono se tutte le volte ci troviamo a deprecare tali fatalità… Non conoscendo le competenze e le responsabilità del dettaglio, ma è necessario che ANAS, Provincia, Comune, Regione o chiunque altro abbia il potere di intervenire… intervenga con decisione, evitando di investire in palliativi decorativi e completamente inutili”.

 

 

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