AGEVOLATORI PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE. QUALE SCEGLIERE ?

L'Eco del Monte e del Padule 3 Novembre 2013 0
AGEVOLATORI PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE. QUALE SCEGLIERE ?

Elettrico o pneumatico? Con batteria al litio ricaricabile o da attaccare a quella del trattore? Quali i potenziali danni dei vari modelli alla pianta? Non c’è solo il prezzo e il peso da considerare ma anche posizionamento del motore ed equilibratura complessiva poiché si deve utilizzare per 6-8 ore

 

La raccolta delle olive è ancor oggi uno delle principali voci di spesa del bilancio dell’oliveto incidendo in impianti tradizionali dal 25 al 40% del costo di produzione del kg di olio.

Oggi la raccolta manuale nella maggior parte delle olivete è stata quasi completamente abbandonata e sono state introdotte sul mercato macchine agevolatrici, che dalla metà degli anni 70, sono state mano, mano perfezionate fino ad arrivare a macchinari oggi molto efficienti, affidabili, ed a costi non improponibili per l’olivicoltore.

Trascurando le macchine vibro-scuotitrici, il cui impiego diventa conveniente per aziende che hanno oltre 3000 piante o ricorrendo ad imprese che operano in contoterzi, sono qui indicati in breve riepilogo i pregi e i difetti che possono avere le macchine agevolatrici per la raccolta delle olive, siano esse ad aria compressa oppure ad alimentazione elettrica con alcune considerazioni in merito.

Oggi esistono sul mercato macchine pneumatiche idonee sia per la piccola azienda olivicola da 0,5 – 1 ha (100/150 piante) che per la media azienda (1200 -1500 piante).

compressori per la piccola azienda sono normalmente con motore a benzina da 4/5 cv in grado di alimentare 1 o 2 pettini il cui costo varia da 1000 a 1500 euro, ma nelle piccole aziende sono sempre più richiesti gli abbacchiatori elettrici poichè più competitivi (500/700 euro) e con alimentazione a 50-70 ampere (batteria della trattrice o dell’auto) e soggette a minori manutenzioni.

Nelle macchine pneumatiche, la forza dell’aria compressa è generata da compressori portati da trattrici, oppure con motore diesel o a benzina autonomo, anche dotati di 2 ruote motrici semoventi e messa in moto a strappo oppure a batteria.

Tali compressori di aria sono in grado di alimentare da 1 fino a 6 abbacchiatoricontemporaneamente: la capacità di raccolta è buona e consentono l’impiego in seconda battuta di utensili da taglio (forbici, motoseghe ad aria, troncarami), hanno l’inconveniente di avere un tubo dell’aria che può rallentarne l’impiego e facilmente intricarsi, soprattutto per la potatura nella vegetazione o tra le piante.

I macchinari reperibili oggi sul mercato hanno capacità operative che possono essere adattate alle diverse esigenze aziendali. Per aziende con produzioni di olive da 150 -200 q.li di olive annue si adattano bene modelli, ad aria compressa dotati di motore diesel autonomo (consumano circa 10 lt /giorno di gasolio) in grado di alimentare fino a 6 abbacchiatori, poiché in questo caso l’unico trattore aziendale presente rende conveniente l’abbinamento dello stesso per un macchinario stendi/riavvolgitelo con teli lunghi fino a 100 mtl che contribuisce notevolmente al risparmio di energia e tempi per la raccolta stessa.

In annate di media carica di frutti, con 20/25 kg/pianta su piante allevate a vaso policonico, si sono riusciti a raccogliere fino a 20 q.li di olive con un cantiere di lavoro, come quelli utilizzati da imprese di terzismo ma anche in aziende con 3/5 ettari di oliveto produttivo (800-1500 piante), formato da: un gruppo ad aria semovente diesel da 8 cavalli, 3 persone con abbacchiatori e 2 persone dedite alla stesura e riavvolgimento dei teli con macchina stendi/avvolgitelo, che, a turno, si alternano. La capacità di raccolta a persona giornaliera arriva fino a 4 q.li di olive raccolte in cassone. Si riescono a raccogliere in media 15/20 piante a persona e un cantiere, comprensivo di macchina stendi avvolgitelo con circa 2000 mq di reti ha un costo di macchinari a nuovo di circa 8000 euro.

Uno dei maggiori vantaggi nell’utilizzo degli abbacchiatori dotati di asta telescopica, sia elettrici che pneumatici, che può raggiungere i 3,5 mt, è di consentire di raggiungere i 5,5 / 6 mt (considerando l’altezza di una persona media a braccia alzate di 2,5 mt) di altezza di raccolta da terra eliminando in tal modo l’uso delle scale, fatto particolarmente importante anche tenendo conto delle vigenti normative sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e in terreni collinari o per impianti su gradoni.

Nell’acquisto di un agevolatore ad aria compressa particolare attenzione deve essere posta nel modello di abbacchiatore. L’evoluzione del tipo di “pettine” da raccolta ha portato sul mercato degli utensili che hanno plastiche, rebbi (i denti), pressioni di lavoro (6 atm invece di 8 atm), molto più morbidi rispetto ai modelli iniziali che consentono di avere un minor impatto sul frutto e sulla vegetazione.


Questo è molto importante in olivete particolarmente sensibili ad avversità quali la rogna dell’olivo, che notiamo in notevole espansione negli ultimi anni, come il Frantoio e il Moraiolo, probabilmente sia per l’aumento nel numero degli agevolatori da raccolta, sia per la concomitanza di autunni molto umidi e piovosi in corrispondenza di una riduzione degli interventi rameici.

Gli abbacchiatori dotati di pettini in metallo o in carbonio, soprattutto presenti su gli abbacchiatori elettrici, sono dotati sì di una maggiore resistenza a rotture, ma allo stesso tempo essendo meno flessibili, causano danni maggiori sulla vegetazione e sul frutto, soprattutto su varietà che naturalmente (Moraiolo) presentano una maggiore resistenza al distacco. Un piccolo ed economico suggerimento può essere quello di rivestire i denti del pettine con gomme siliconiche morbide

Per quanto riguarda le agevolatrici elettriche, gli aspetti da considerare oltre al tipo di pettine sono:

  • batteria: esistono modelli alimentati da batteria portata ricaricabile, di questa deve essere valutato il numero di ricariche effettuabili prima dell’esaurimento, eventuali costi di smaltimento, costo di acquisto di una nuova batteria una volta esaurita, che molto spesso rende conveniente la sostituzione dell’intera macchina poiché la batteria da sola ha un costo che può variare dagli 800 ai 1500 euro. A tal proposito per le piccole aziende potrebbero risultare più convenienti abbacchiatori che utilizzano batterie dell’auto o della trattrice, in quanto la batteria non diventa un costo. Un altro aspetto interessante da valutare è se la batteria può essere utilizzata con altri utensili (forbici, seghe elettriche ,ecc.) tuttavia da considerare che il maggior utilizzo fatto in questo modo della batteria ne riduce ulteriormente la durata.

  • leggerezza dell’utensile: Non sempre la macchina più leggera (si parla di mezzo chilo) è anche quella più efficiente in termini di capacità di distacco del frutto

  • vibrazioni causate dal posizionamento del motore o dall’equilibratura dell’asta e dalla distribuzione dei pesi

  • il costo degli agevolatori elettrici varia da 500 a 2800 euro, anche se già con 700/800 euro si acquista un buon abbacchiatore.

Da non sottovalutare è la forza di battitura impressa al frutto al momento della raccolta e che rende indispensabile effettuare una molitura tempestiva, se possibile entro le 6-8 ore, soprattutto se i frutti sono stoccati provvisoriamente in bins, poiché iniziano rapidamente i processi fermentativi a carico del frutto con la produzione di alcoli secondari e attività lipossidasiche che vanno a peggiorare la qualità dell’olio ottenuto, soprattutto quando la raccolta avvenga in concomitanza ad autunni “caldi”. Da questo punto di vista subisce molti meno danni l’olivo e l’oliva raccolta con la macchina vibro-scuotitrice.

Gradita è l’occasione per augurare una buona raccolta a tutti gli olivicoltori!

Di Paolo Granchi

FONTE: TEATRO NATURALE

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