Con la presentazione e la pubblicazione di "Le stazioni e i treni", il libro scritto
da Renzo Bonicoli sugli attualissimi temi inerenti lo sviluppo della "Green
Economy", Bientina ed il suo territorio divengono protagonisti della scena
culturale nazionale. L'autore è infatti un bientinese DOC, e la sua esperienza
politica locale (siede infatti in Consiglio Comunale nell'attuale legislatura) lo
ha influenzato non poco nella stesura delle tesi discusse nel libro.
L'introduzione del testo è stata redatta dall'inglese David Newman,
Presidente dell'ISWA (International Solid Waste Association), collegata con
l'ATIA (Associazione Tecnici Italiani Ambientali) di cui Renzo Bonicoli è
membro.
Il libro è stato ben accolto dalla commissione scientifica di Ecomondo
(rassegna internazionale annuale sui temi dell’ambiente e della nuova
economia che si svolge in novembre all'interno della Fiera di Rimini),
tanto da riservare a Bonicoli la sala dell’Agorà della Fiera. Il 9 novembre
p.v. il libro sarà infatti presentato commentato dall'autore e dall’Ing.
Alessandro Canovai, presidente nazionale del CIC (consorzio italiano
compostatori). "Il titolo stesso ("Le stazioni e i treni") sta a indicare luoghi
di sosta e ripartenza equiparabili al fluttuare dello sviluppo economico"
dice lo stesso Bonicoli. "Ci saranno sempre momenti di crescita e
decrescita, arresto e decollo, evoluzione ed involuzione, ma le "stazioni" - le
aziende produttrici del bene finale – devono essere rifornite dai "treni" -
le filiere di fornitura dei materiali -. E' qui che possiamo e dobbiamo
intervenire riflettendo sullo stato attuale dell’economia disastrata le cui
cause di sofferenza affondano in scelte fatte nel passato. Sarà sempre
più necessario per tutti (famiglie, comunità, Enti Pubblici) tendere ad
un'autosufficienza alimentare ed energetica territoriale; non un ritorno alla
vecchia autarchia, ma uno sfruttamento delle risorse naturali locali
rinnovabili, con relativo abbassamento dei costi e creazione di un valore
aggiunto in modo capillare sul territorio. E' qui che entrano in gioco le
volontà delle Amministrazioni locali, che non possono e non devono avere
rapporti di tipo clientelare con chicchessia, ma compiere scelte talvolta
coraggiose che abbiano come fine ultimo solo vantaggi per l'intera comunità".