A.E.C.I. | ASSOCIAZIONE EUROPEA CONSUMATORI INDIPENDENTI ha ottenuto un importante risultato. L’Arbitro Bancario Finanziario infatti ha
stabilito, su richiesta della nostra Associazione, che i contratti di Carte Revolving, conclusi a distanza sono nulli.
Il Collegio dell’ABF ha infatti ritenuto fondata la domanda di ricorso
fatta per la situazione di un socio e volta a ottenere la dichiarazione di nullità del contratto concluso nel 2010, per mancanza di forma scritta, poichè FINDOMESTIC non ha fornito alcuna prova dell’avvenuta stipulazione del contratto in forma scritta.
Il contratto segnalato è, infatti, stato stipulato il 28 settembre 2010, quando era già entrato in vigore l’art. 125 bis, TUB, in tema di contratti di credito al consumo, nel cui ambito si colloca quello di cui si controverte nel presente giudizio.
Di fatto dunque TUTTI i contratti di credito devono essere redatti in forma cartacea per soddisfare il requisito della forma scritta: un esemplare deve essere consegnato ai clienti e, in caso di inosservanza della forma scritta, il contratto è nullo.
Tutti i contratti non sottoscritti in forma scritta sono dunque nulli e il consumatore deve restituire esclusivamente le somme prese in prestito.
Ricordiamo che in realtà questo principio è applicale ad ogni forma di finanziamento e non solo alle carte revolving. In questi casi
dunque il consumatore è tenuto a restituire esclusivamente le somme prese in prestito.
Continua la battaglia di A.E.C.I. contro il sovra indebitamento. In particolare, carte revolving e cessione del quinto sono degli strumenti che spesso, invece di aiutare le famiglie, rappresentano dei veri e propri macigni al collo dei consumatori.
Se avete sottoscritto in forma telematica, e non in formna cartacea, contratti di finanziamento e carte revolving a rivolgersi ad AECI per annullare il contratto.
Contattatel’Associazione tramite la chat on line sul sito www.euroconsumatori.eu , tramite telefono allo 0587/755986, o anche alla mail [email protected] <mailto: [email protected]
