La festa della Toscana, pur posticipata di circa un mese
rispetto alla data originale della sua celebrazione del
30 novembre, ha trovato nella piazza Garibaldi di Buti
uno scenario coinvolgente e suggestivo. Ad “Uscio aperto,
guarda casa”, nome scelto dal Comune per l'evento a
simboleggiare i bei tempi che furono (quando si poteva
lasciare la porta di casa spalancata senza timore),
hanno preso parte numerose associazioni del territorio
(Compagnia del Maggio, Corale S.Cecilia, Compagnia
teatrale F. Di Bartolo, Bubamara teatro...) che attraverso
le rappresentazioni inscenate in vari punti della piazza
hanno coinvolto ed appassionato il numeroso pubblico.
Dalle letture dei commenti alla Divina Commedia (opera del
letterato butese Francesco Di Bartolo) si è passati alla
rievocazione del passaggio a Buti dell'eroe dei due mondi
nell'imminenza del plebiscito che portò all'annessione al
regno d'Italia, passando attraverso i canti del Maggio,
declamati dal balcone di uno dei palazzi storici della
piazza. Una riuscitissima prova per sabato 11 gennaio,
quando ad appena una settimana dal Palio, tutta Buti
offrirà ai palati di turisti e visitatori le proprie
prelibatezze tipiche con la tradizionale
“cena itinerante”. Francesco De Victoriis
La rievocazione del passaggio di Giuseppe Garibaldi.