A CASCINA E’ IL GIORNO DEL CORDOGLIO. DUE GIOVANI STRAPPATE ALLA VITA IN UNA SETTIMANA…

L'Eco del Monte e del Padule 23 Gennaio 2014 0
A CASCINA E’ IL GIORNO DEL CORDOGLIO. DUE GIOVANI STRAPPATE ALLA VITA IN UNA SETTIMANA…

Cascina e tutti i paesi del circondario si sono fermati per piangere l’assurda morte della giovane Aurora Cei, investita sui binari dal locale Pisa – Firenze nei pressi della stazione, che ha seguito solo di pochi giorni l’altrettanto scioccante perdita della quasi coetanea Valeria Vanni, trovata senza vita al mattino nel suo letto dal fratellino Andrea.

La due ragazze frequentavano entrambe l’istituto superiore “Pesenti”, una fatalità che ha gettato nello sconforto personale e ragazzi della scuola, ancora increduli di fronte ad un destino così crudele.

Due amiche che in pochi giorni non sono più in loro compagnia, una tragedia inconcepibile per degli adolescenti che attraversano una fase importantissima della vita.

Martedì subito nel primo pomeriggio, decine e centinaia di sms, social network intasati, chat e telefonate hanno portato la notizia di quanto avvenuto a cavallo su quei maledetti binari nei pressi della stazione semi-abbandonata di Cascina agli amici di Valeria che erano lontani, non solo compagni di scuola. Tutti in poche ore erano già al corrente della tragedia.

Compagni e amici si sono stretti l’uno con l’altro, per farsi coraggio. Lo scambio di messaggi è andato avanti fino a tarda notte: un modo di condividere il dolore per la perdita di una fanciulla splendida dagli occhi verdi. L’amica con il sorriso sulla bocca.

E IERI, poco prima delle undici del mattino, gli stessi giovani si sono dati appuntamento alla stazione di Cascina. L’aria tesa e il ricordo vivo. «Prendiamo il sottopasso pedonale» grida qualcuno. «Mai più sopra i binari mi raccomando!» aggiunge una seconda voce. I ragazzi hanno attraversato in sicurezza quelle rotaie che martedì, invece, hanno spezzato la vita di «Au». Chi con fiori, chi con oggetti fatti a mano è stati un continuo depositare di ricordi sul marciapiede. Poi lentamente, il corteo si è diretto in silenzio, verso la scuola. Non solo compagni di classe o dell’istituto, ma anche gli amici lontani, conosciuti per caso o ex compagni di medie ed elementari. Tutti stretti in un abbraccio nel cortile del «Pesenti» quando, dopo l’arrivo del corteo, un altro telo bianco è stato appeso alle ringhiere. Proprio lì, vicino alla scritta «Non muore mai chi vive nei cuori di chi resta», appeso giovedì per Valeria, un’altra frase altrettanto densa di significato è apparsa: «Sarai per sempre dentro di noi». Il cartellone è stato attaccato in un silenzio surreale, interrotto solo dai singhiozzi irrefrenabili del pianto e dalla disperazione.

INTANTO i genitori di Aurora hanno annunciato che il corpo della loro amata figlia sarà fatto cremare e che non faranno nessuna celebrazione religiosa. La salma della ragazzina è ancora all’Istituto di medicina legale, a disposizione dell’autorità giudiziaria che oggi, probabilmente, concederà il nulla osta per la restituzione del corpo ai familiari. Dopodiché la bara chiusa verrà esposta alle Cappelle del Commiato per l’ultimo saluto, fino a domani.

 

 

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