ALLE SFIDE DI BIENTINA “ZONA TORRIDA”, IL PRIMO OMAGGIO TEATRALE A CARLO MONNI. IN SCENA VENERDI’, SABATO E DOMENICA.

L'Eco del Monte e del Padule 18 Gennaio 2014 0
ALLE SFIDE DI BIENTINA “ZONA TORRIDA”, IL PRIMO OMAGGIO TEATRALE A CARLO MONNI. IN SCENA VENERDI’, SABATO E DOMENICA.

Dopo la sua recente scomparsa, ecco il primo spettacolo dedicato all’attore toscano Carlo Monni e al suo collega e amico Donato Sannini (venuto meno nel 1985 ancor prima di lui) protagonista insieme al Monni della stagione delle cantine romane degli anni 70/80. In compagnia di figure come Roberto Benigni, Lucia Poli, Aldo Buti. 

Guascone Teatro presenta in prima nazionale “Zona Torrida”, al “Teatro delle Sfide” di Bientina (Pisa) da venerdì 17 a domenica 19 gennaio 2014. Venerdì e sabato alle 21,30 e domenica alle 18. 

Un testo comico e sagace che doveva essere interpretato da Monni e Sannini, ma non è mai successo. Ora viene ripreso dagli attori toscani Andrea Kaemmerle e Riccardo Goretti che lo mettono in scena, dopo averne curato l’adattamento e la regia. Sul palcoscenico anche l’attrice Adelaide Vitolo. 

Foto di scena di Simone Rocchi . La voce fuori campo del commento sportivo è di Marco Fiorentini. 

Zona Torrida” è il testo di Donato Sannini e Daniele Costantini mai rappresentato. Ne è stata fatta solo una lettura pubblica, con Sannini stesso nei panni di Anatrone, e l’indimenticabile Carlo Monni in quelli di Torquato. Poi, gli eventi hanno strappato via questo capolavoro da davanti gli occhi. Oggi sembra giusto che questo spettacolo viva, che esista. 

Brutalmente ridicolo e terribilmente attuale, è un fiume di risate e battute che con la complicità di un linguaggio coloritissimo sembra ripulire le menti dal ciarpame di ruffianeria che impesta il nostro tempo. 

La coppia Kaemmerle/Goretti vestono così i panni di due grandi maestri. Da una parte Carlo Monni. Dall’altra Donato Sannini. Primo regista di Monni e Benigni durante la loro avventura romana, drammaturgo, autore surreale e pungente osannato dalla critica, cofondatore del teatro Alberico, attore di grande carisma. Morto a soli 38 anni (“di disagio” come soleva dire l’amico Monni). Completamente dimenticato. 

Dopo lo spettacolo la Titivillus Editrice presenta il libro dedicato a Sannini “Chi Dio? La poesia? Misteriosamente – poesie e teatro di disperata attualità”, a cura di Andrea Mancini, dove sono pubblicati tutti i testi di Donato corredati con interventi critici di Cordelli e del compianto Garrone, e scritti in forma di ricordo da Roberto Benigni, Laura Morante, Lucia Poli, Carlo Monni, Sandro Schwed e molti altri. 

«Da questa opera – spiegano Andrea Kaemmerle e Riccardo Goretti – abbiamo inteso trarre lo spettacolo. Per omaggiare il nostro stesso passato, al quale siamo legati a doppio filo. Per omaggiare Donato e Carlo. Ma soprattutto per divertirci, come hanno sempre fatto loro, e, speriamo, per far divertire chi verrà a vederci». 

«Quando un  albero raro ed inimitabile   muore – aggiunge Andrea Kaemmerle – si deve sperare che dalle sue radici spunti ancora nuova linfa, si devono conservare gli ultimi frutti e  proteggere gli ultimi semi. In Zona Torrida c’erano due uomini da leggenda, Donato Sannini e Carlo Monni, due artisti fortemente anarchici e geniali. Con Carlo ho condiviso moltissimi spettacoli ed ancora più cene. Notti condite di risate, pianti e deliri .Mattinate fatte di camminate interminabili e pisciate furtive.  Quei semi lui li aveva visti e coltivati in me apparendo in una casa buia 18 anni fa , dicendomi “sei precoce ragazzo e nemmeno troppo malato, tu sei piuttosto sano di mente”. Io li rivedo fortemente  in Riccardo Goretti, uno dei pochi nuovi attori totalmente fuori dalla banalità, animale di razza  ed abbastanza sano anch’esso. Perchè si sa, Dio o chi per lui ha sbagliato equilibri nella costruzione dei geni, li ha creati con l’anima smisuratamente  più robusta del fegato , è li che tutti si rompono. Piantando e coltivando questi semi voglio mantenere un vizio. Voglio coccolare quel disordine che tanto mi ha commosso e che mi ha fatto entrare nel mondo di un uomo struggente ed a struggimenti m’ha iniziato».

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