Successo oltre ogni previsione per il primo degli eventi di grande richiamo collegati al Palio di Buti, lo storico centro alle falde del monte Serra. La “cena itinerante” di ieri sera ha richiamato centinaia, addirittura migliaia di ospiti accorsi a gustare le specialità caserecce offerte dall’organizzazione (l’Associazione del seggio di Sant’Antonio), e grazie alla clemenza del clima ed alle condizioni meteo favorevoli, anche la scenografia è risultata essere affascinante ed apprezzata. La cena prevedeva un format tanto semplice quanto suggestivo: in alcuni dei tanti luoghi ricchi di storia e tradizione del centro storico veniva offerto un o due delle pietanze tratte direttamente dalla tradizione contadina butese: si sono potuti così assaporare la “zuppa di cavolo” presso il Frantoio Rossoni, i “maccheroni alla castellana”e lo “spezzatino con patate rifatte” nella suggestiva atmosfera della Villa Medicea o “ponci” e digestivi alle scuderie di San Francesco. Il cronista, distaccato ed asettico per definizione, non ha potuto fare a meno di entusiasmarsi di fronte al “bordatino” (piatto povero per eccellenza a base di farina di mais, fagioli e cavolo, che trae il proprio nome dall’essere cucinato anticamente “a bordo” dei velieri, con gli avanzi della merce trasportata), o alla mitica “trippa alla butese” degustati alla Villa dei limoni, altro luogo incantevole e pregno di storia. In definitiva una serata riuscitissima e significativa oltre ogni interesse meramente culinario, adatta a promuovere il paese per le proprie caratteristiche e per i propri valori.
LE CARROZZE CON LE QUALI SONO STATI EFFETTUATI GLI SPOSTAMENTI NEL CENTRO STORICO (CHIUSO AL TRAFFICO), HANNO AGGIUNTO UN TOCCO DI… ROMANTICISMO ALLA SERATA.
