La contrada San Rocco comprende nei suoi confini quel
Castel Tonini (oggi proprietà comunale) da molti
riconosciuto, assieme ad altri edifici di rilevanza
storica sparsi per tutto il paese, uno dei simboli di Buti.
Se nella toponomastica locale l'austero edificio viene
ancora denominato “il castello” per antonomasia, i motivi
risiedono proprio nel valore strategico della costruzione,
edificata nel corso della prima metà del 1200 come
presidio fortificato a difesa della Verruca contro le
soldataglie lucchesi e fiorentine.
Intorno al castello e lungo via della Borgarina (detta
una volta “bulgarina” perchè durante la guerra tra Pisa
e Firenze del 1496 vi si accamparono delle truppe venete
provenienti in gran parte dalla Bulgaria) molti sono i
palazzi che celano le proprie antiche origini sotto i
recenti restauri. La posizione dominante rispetto al
paese ben si addiceva infatti ad essere prescelta come
residenza per molte delle nobili famiglie allocate a Buti.
Dopo la vittoria dell'edizione 2013, la Contrada è
chiamata a difendere la conquista del “cencio”, compito
arduo ma non impossibile per i “discendenti” dell'antica
oligarchia del paese.
1983 - Antinori su Vipera Bionda
1991 - Aceto/Paolino su Cotton Quick
2013 - Andrea Chessa su Castello Volante