La lista di cittadini “Insieme per il bene comune” ha convocato
sabato scorso un incontro pubblico presso la Casa del Popolo di
Fornacette per presentare il simbolo con il quale si presenterà
alle elezioni amministrative della prossima primavera, per
illustrare i punti fermi del proprio programma, per ricevere apporti
idee e proposte dalla cittadinanza, e per “togliersi qualche
sassolino dalla scarpa” su quanto dichiarato in settimana dal Pd
di Calcinaia in merito alla presentazione di un'unica lista delle
due formazioni di sinistra.
“Non rinnegando la nostra identità politica, proviamo amarezza nel
apprendere dalla stampa l'espressione dei vertici del PD locale
circa le interferenze di presunte “eminenze grige” nel nostro
programma, personaggi non ben identificati ed apparentati con la
vecchia politica che tradirebbero la definizione di “lista civica”
per la nostra formazione” ha detto Antonella Poli, uno dei portavoce
di “Insieme per il bene comune”. “Preferiamo “lista di cittadini” a
“lista civica” proprio per sottolineare il concetto” le fa eco
Maurizio Ribechini. “La nostra lista proviene dal basso, dalle idee
espresse da cittadini ormai esasperati dalle vacue promesse delle
istituzioni, e che esigono un radicale cambiamento di rotta” ha
detto con forza Sauro Scannapieco, new entry dell'ultim'ora in
“Insieme per il bene comune”. “Un'esempio lampante, e che mi ha
convinto a partecipare a questo progetto, è la gestione di un nuovo
polo scolastico ventilata nel 2009 da 18 milioni di €uro e che non
vedrà mai la luce; progetto talmente faraonico ed irrealizzabile
da indurre i vertici del PD a ripiegare sulla progettazione di due
diversi plessi scolastici, ma la cui realizzazione il PD di
Calcinaia non ha mai smetito pubblicamente, continuando a illudere
l'elettorato” continua Scannapieco. Anche Serena Bani, affrontando
le tematiche sociali e partecipative – aspetti che “Insieme per il
bene comune” reputa strategici insieme a scuola, lavoro e tutela dei
diritti – sembra essersi legato al dito lo “sgarbo” dei cugini
democratici: “E pensare che dopo essere stati espressamente convocati
su loro invito ad un tavolo di discussione, ci hanno risposto di non
avere ancora chiarito alcuni nodi interni alla loro lista.
Poi attraverso la stampa è stata resa nota una giustificazione al
mancato accordo che non sta ne' in cielo ne' in terra...”.