LA REAZIONE ALLO SGARBO DEL CONSIGLIERE COMUNALE
MARRICA GIOBBI – CANDIDATO SINDACO DELLA LISTA CIVICA -
E' INDIGNATA, SOLO LE TANTE ATTESTAZIONI DI VICINANZA
DEI CITTADINI SEMBRANO AVERLA PLACATA. PER ORA...
“Incerti” che possono accadere nell'arco di una campagna elettorale organizzata e tirata
innanzi grazie alle proprie forze, senza l'egida di uno stemma partitico tradizionale.
E' quanto accaduto lunedì sera alla consigliera Marrica Giobbi (candidato sindaco della
lista civica “Per i Cittadini”), un episodio a metà strada tra il curioso ed il lodevole per la
tenacia dimostrata dalla consigliera e dal suo auditorio nel superamento dell'ostacolo.
“E' accaduto che, dopo aver preso i debiti accordi con chi di dovere ed aver fissato
una riunionedi “Per i Cittadini” alle ex scuole elementari di Caprona per lunedì 17
febbraio, io ed altre persone abbiamo atteso per oltre un'ora che le porte della scuola
ci venissero aperte dachi gestisce la struttura” riassume la Giobbi. “Non ci siamo persi
d'animo e, vista la clemenza del meteo, abbiamo ugualmente tenuto la riunione, all'aperto
e con “un tetto di stelle” come soffitto...”. Marrica si lascia scherzosamente andare ad
una licenza poetica, ma la sua indignazione è grande “come la mancanza di chi
ha le chiavi” aggiunge. “E' gravissimo impedire ad una forza politica come la nostra il
diritto di riunione attraverso simili “mezzucci”, ma ciò potrebbe significare che la nostra
presenza è scomoda e mal vista in certi ambienti, e da questo traiamo la forza per
continuare a batterci per i cittadini”. L'ultima annotazione della Giobbi tocca ai possibili
mandanti dello “sgarbo”: “La struttura è affidata in gestione ad un'associazione sportiva
che ha ottenuto dall'amministrazione uno sgravio del 60% sul canone di locazione
dei locali. Forse questo è stato il loro modo di ringraziare, ma mi permetto di dire che
certe modalità pittoresche di fare politica appartengono al passato, al “mondo antico”
di Guareschiana memoria, quando Peppone e Don Camillo si scambiavano dispetti e tiri
più o meno maligni. Non vorremo mica tornare al passato, proprio oggi che anche a
livello nazionale ed internazionale i trinariciuti siedono ormai in soffitta...”