CONCORSO DI SCRITTURA D.I.M.M.I.: STORIE DI EMIGRANTI DALLA TOSCANA (VALDERA) ALLA CARTA.

L'Eco del Monte e del Padule 13 Giugno 2014 0
CONCORSO DI SCRITTURA D.I.M.M.I.: STORIE DI EMIGRANTI DALLA TOSCANA (VALDERA) ALLA CARTA.

C’è tempo fino al 15 giugno per raccontare la propria storia e affidare il diario della propria vita al concorso D.I.M.M.I, diari multimediali migranti. Il progetto regionale si propone di costruire un archivio dedicato alle storie dei migranti, di chi ha lasciato il proprio paese per stabilirsi in Toscana, e per promuovere questa ricerca ha indetto un concorso aperto a uomini, donne e giovani che vogliano raccontarsi con un diario, un video o una raccolta di immagini. La biografia vincitrice sarà premiata a settembre a Pieve Santo Stefano, ad Arezzo, per il Premio Tutino, e diventerà un e-book curato dal dipartimento di scienze sociali dell’università di Pisa. «Il progetto è nato dall’archivio nazionale dei diari di Pieve Santo Stefano che ha notato come mancassero storie di migranti- racconta Massimiliano Bertelli, referente del progetto per la Rete Bibliolandia- da qui è nata l’idea del concorso che coinvolge Pontassieve, Arezzo e la Valdera con Pisa. Per quest’ultima zona la biblioteca di Pontedera è il punto dio coordinamento del progetto». In ogni area c’è un comitato che leggerà le biografie. A Pontedera avranno questo ruolo, oltre a Massimiliano Bertelli, Marinella Cataldi, Monica Giusti, Ida Tortora, Ladio Luschi e Silvia Bracaloni. Non è necessario essere scrittori o sapere perfettamente l’italiano. «Tutti possono partecipare- continua Bertelli- il gruppo di lettura non valuterà lingua o forma, ma si concentrerà sulla sostanza delle storie e sulla loro autenticità. L’importante è che l’esperienza abbia a che fare con la Toscana e sia in italiano». La biblioteca comunale G. Gronchi di Pontedera rende disponibili spazio e tempo per la raccolta delle testimonianze. «Chi vuole può consegnare o spedire il proprio diario alla biblioteca- spiega il referente del progetto- ma siamo disponibili, concordando data e ora, a occuparci noi della ripresa o della registrazione audio». A Pontedera, Calcinaia, Fornacette e Ponsacco i ragazzi delle scuole hanno seguito laboratori, tenuti dalle associazioni Fratelli dell’uomo e Senegal solidarietà, e stanno raccogliendo le testimonianze dei loro compagni di classe provenienti da altri paesi. «Saremo contenti se i giovani riuscissero a raccogliere anche le storie dei genitori- ha aggiunto Roberto Cerri, direttore della biblioteca- Vogliamo che questo importante patrimonio di memorie si raccolto e conservato e offriamo gli spazi della biblioteca per condividere queste esperienze». Per info: [email protected]

Laura Martini


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