LA “FESTA GIPSY” DI BIENTINA ESALTA LA CITTA’ DI SAN VALENTINO. CANTI, BALLI, COLORI E TANTA, TANTISSIMA GENTE PER TUTTA LA SERATA

L'Eco del Monte e del Padule 21 Giugno 2014 0
LA “FESTA GIPSY” DI BIENTINA ESALTA LA CITTA’ DI SAN VALENTINO. CANTI, BALLI, COLORI E TANTA, TANTISSIMA GENTE PER TUTTA LA SERATA

La macchina messa in moto dal Centro commerciale Naturale di Bientina (l’associazione dei commercianti del paese presieduta da Alessandro Cai) ancora una volta ha funzionato egregiamente. Un meccanismo oliato alla perfezione che ha scelto per quest’anno il tema “tzigano” per celebrare l’arrivo dell’estate.

Dopo la “serata hawaiiana”, la “nostra grande tribù” (far west), e la “notte dell’antica Roma” del 2013, quest’anno i commercianti di Bientina hanno estratto dal cilindro il tema tzigano, con la “festa gipsy” che ha invaso il centro di Bientina dalle prime ore della serata di ieri (venerdì 20 giugno) fino a ben oltre la mezzanotte ed allo spettacolo pirotecnico sopra il cielo del paese. Le fonti ufficiali hanno registrato il record di presenze – addirittura superiori a quelle del 2013, informano gli organizzatori -, ma è stata la volontà di festeggiare con creatività a rendere la città di San Valentino una “perla” nel panorama attuale.

Per il sindaco Corrado Guidi, infatti “un plauso incommensurabile va ai commercianti del paese, che anno dopo anno ci deliziano con iniziative degne di grandi produzioni hollywoodiane, ancor più lodevoli perchè sottolineano il carattere dei bientinesi, sempre pronti a festeggiare ma con responsabilità e senso della misura. L’aver dedicato la festa alla cultura gitana – un’etnia troppo spesso ed a torto bistrattata – sottindende un significato profondo e da non sottovalutare”. E così alle 19 di venerdì è partita la festa, con balli, canti, rumbe, flamencos, cene all’aperto, affascinanti cartomanti e tarocchi “taroccati”, e le immancabili e coloratissime misè tzigane fino ai fuochi d’artificio sopra il cielo del paese che hanno dato ufficialmente inizio all’estate bientinese 2014, quella (si spera) della definitiva ripresa.

Francesco De Victoriis

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