Per tre giorni, dalle ore 20 dello scorso venerdì 26 settembre e fino al pomeriggio inoltrato di domenica 28, una ventina di associazioni di volontariato della provincia di Pisa (Misericordia, Assistenza, Croce Rossa, Gruppi Volontari Anti-incendio, ecc…) hanno partecipato all’esercitazione di protezione civile sul Monte Pisano, facendo base al campo sportivo di Cascine di Buti, dove è stata allestita la base operativa, il centro di coordinamento, il P.M.A. – Punto Medico Avanzato – e dove per tre giorni e due notti gli oltre 80 volontari hanno pernottato e consumato i pasti.
“Si è trattato della seconda esperienza dopo la fortunata simulazione del 2013″ dice Vasco Signorini della Misericordia di Buti, coordinatore dell’esercitazione “improntata come la scorsa volta alle procedure da attuare nell’eventualità di un evento sismico di forte intensità, tale da dover intervenire in soccorso dei feriti, dei dispersi, degli incendi e del supporto alla popolazione”.
Il terremoto, per fortuna, da queste parti non è di casa, ma è sempre preferibile simulare situazioni caratterizzate da un’alta soglia di stress per testare la reattività dei soccorritori e della popolazione di fronte all’emergenza. Lo sa Cecilia Nieri della Misericordia di Vicopisano, presente sul campo a L’Aquila ed in Emilia nonostante la giovane età.
“Rimangono giornate indimenticabili nella loro drammaticità” ricorda Cecilia “tutti noi ci auguriamo di non dover mai vivere simili eventi, ma purtroppo certe calamità accadono, ed è necessario farsi trovar pronti. Per questo lancio un ulteriore appello ai giovani e meno giovani di avvicinarsi alla associazione più vicina per poter essere di qualche aiuto nel momento del bisogno”.
L’esercitazione sul versante butese del Monte Pisano ha avuto una valenza particolare anche nel saggiare le effettive capacità dei soccorsi in previsione delle emergenze idrogeologiche che hanno assunto da qualche anno una soglia di rischio sempre più elevata, in special modo con l’approssimarsi della stagione autunnale.
“Il territorio di Buti è relativamente tranquillo sotto questo aspetto” dice Luca Andreini della protezione civile di Buti “ma sappiamo che in altre zone non è così, e la collaborazione tra le varie unità territoriali è di fondamentale importanza”. “Non posso che esprimere soddisfazione per quanto messo in campo in questo week-end” afferma ancora il coordinatore Signorini “In tre giorni abbiamo svolto più di 20 simulazioni, utilizzando idrovore, mezzi speciali, automediche ed attrezzature di ultima generazione. Tutto è andato per il meglio, grazie all’impegno indefesso dei volontari e delle volontarie, a anche al coinvolgimento della popolazione residente”.
Quest’ultima si è prestata in quella che forse è risultata la più spettacolare delle prove, un evento sismico di forte intensità inscenato sabato sera all’ora di cena in centro a Buti con tanto di feriti e dispersi “truccati” in maniiera realisticamente hollywoodiana: “Certamente si è trattato di finzione” conclude Andrea Bernardini della consulta delle associazioni vicaresi “anche se dover evacuare una casa, trarre in salvo dei feriti, muoversi al buio in ambienti sconosciuti, è un test più probante di quanto non possa apparire. Francesco De Victoriis