BISCOTTI – di Maria Marchetti

L'Eco del Monte e del Padule 16 Ottobre 2014 0
BISCOTTI – di Maria Marchetti

Biscotti

(Maria Marchetti)

  

Stamani al supermercato ho comprato un pacco di biscotti, era lì in fila sullo scaffale e mi ha colpito per quel colore innaturale.. forse giallo ocra o forse giallo fluo, ma insomma nel carrello l’ho messo a testa in giu’.

Credevo di averlo comperato, scelto, ma è lui che mi ha cercata. L’ho portato a casa e nella mia dispensa si è fatto spazio tra patatine, tortine, plum cakes, tutta roba della quale non posso proprio fare a meno. Ma il pacchetto che avevo comperato era strano e non l’avevo notato: erano biscotti fatti di parole, mica l’ho visto al supermercato !

Adesso nella mia cucina c’è un tavolo che sembra una lavagna e mi diverto come una bambina a scrivere cose buone e profumate.

Vorrei sapere.. ma chi me le ha mandate ?

Qual è stata quella ditta così intelligente

da usare un oggetto così comune per insegnare a scrivere alla gente ?

Vuoi vedere che l’iniziativa della Torre è arrivata anche qui ? Ho girato il pacchetto piano piano ed ho visto che dietro, come in ogni cosa comprata in quantita’, c’è una cartolina che puoi grattar !

Ma che sciocchezza, mi sembrava bello il pensiero di mettere sulla tavola cose intelligenti.. Basta un nulla e si sciupa tutto, poi incuriosita guardo meglio: chi gratta, e vince, va una giornata all’Accademia della Crusca. Mi son detta: non grattare, mica ci vorrai credere davvero ! Poi mi sono fatta fregare.. gratta piano e gratta forte viene fuori: hai vinto! Io guardo il pacco e mi dico: ma vai a vedere che c’è la fregatura !Questi biscotti quasi per magia si mettono a ballare e formare parole.. Io leggevo, ma che volete ?non capivo.. mi sono lasciata trasportare in una danza che sa di musica, di fieno, d’estate e more. D’improvviso suona il telefono di casa, io rispondo e dopo un po’ torno in cucina dove non vi è più traccia del bel sacchetto che avevo visto, ma solo gli “abbracci”, quelli già ben conosciuti.

Ma dove sono finite le parole, dove è il gioco che tanto mi stava intrigando ? E all’Accademia, non ci possiamo più andare ?

Mangio un abbraccio ma sono un po’ delusa.. Tutto svanisce, tuttavia… ma no ! Andiamo alla Torre, e per magia salteranno fuori fiumi di parole… Parole dolci, parole dure, parole nuove o parole vecchie, facili o altisonanti.

L’importante sono le parole… quando siamo in tanti a confrontarsi.

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