VICOPISANO ED IL LUNGOMONTE ALLA CONTA DEI DANNI: “LUNEDI’ EVENTO DI PROPORZIONI MAI VISTE !”

L'Eco del Monte e del Padule 17 Ottobre 2014 0
VICOPISANO ED IL LUNGOMONTE ALLA CONTA DEI DANNI: “LUNEDI’ EVENTO DI PROPORZIONI MAI VISTE !”

“Tanto tuonò che piovve”, recita un vecchio adagio popolare, ed intorno alle 17 di lunedì si sono letteralmente aperte le cateratte del cielo, fino a rovesciare su Vicopisano, San Giovanni alla Vena, sulle frazioni di Cevoli, Cucigliana e Lugnano, ma anche ad Uliveto e Caprona una quantità di pioggia senza precedenti. Il primo imprescindibile dato è che nessun cittadino è rimasto ferito od offeso nel corso dell’emergenza e nelle operazioni di evacuazione che si sono rese necessarie per trarre in sicurezza gli occupanti delle abitazioni a rischio, ma in quanto alla conta dei danni… Be’, in questo caso la popolazione ha qualcosina da dire, ad incominciare da Don Tadeusz Dobrowolski parroco di Vicopisano: “Che dire ? Sopportiamo con cristiana rassegnazione, certi che eventi eccezionali come quello di ieri non possono essere contemplati nella “fuoriuscita di acque urbane”, una formula che esenterebbe l’assicurazione a rifondarci dei danni subiti. Sottolineiamo perchè ci siamo già passati, e non vorremmo che una simile eventualità si ripresentasse…” In mezz’ora si è riversata sul lungomonte una quantità d’acqua tale da far rischiare l’esondazione del Rio Magno, e sufficiente ad allagare la piazza della chiesa fino ad un’altezza di 30/40 cm. Se a Vicopisano Don Tadeusz si è adoperato per salvare il salvabile, nelle frazioni di San Giovanni, Cucigliana e Lugnano i residenti non sono stati da meno.

IL RIO MURA NEL CENTRO DI LUGNANO, OSTRUITO DA UNA COLATA DI CEMENTO (INIZIALMENTE PENSATA PER REGIMARE IL FLUSSO DELL’ACQUA).

Oltre agli allagamenti anche alcuni muri di recinzione sono stati abbattuti dalla furia dell’acqua, e la professoressa Angela Vanni ha addirittura chiesto un giorno di permesso per rimettere in sesto la sua abitazione.

ANGELA VANNI

Lugnano è stata una delle località più colpite per la sua vicinanza ai declivi del monte pisano, per alcune scelte discutibili nell’adeguamento delle vie fognarie risalenti a decine di anni fa, ma soprattutto per l’ormai conclamato mutamento del clima. La natura ci sta presentando il conto, non possiamo prenderci il lusso di farci trovare impreparati” conclude Angela con filosofica certezza.

LE TESTIMONIANZE

GIOVANNA BORTOLOTTI

Giovanna Bortolotti (San Giovanni alla Vena): I singoli proprietari di appezzamnti non puliscono bene i loro terreni. L’amministrazione non è responsabile per eventi di questa portata.

DON TADEUSZ DOBROWOLSKI

Don Tadeusz Dobrowolski (Vicopisano): Spero solamente che i danni causati da questo evento di eccezionale portata non siano classificati come semplici precipitazioni.

PIERGIOVANNI “MELA” BERTINI

Piergiovanni “Mela” Bertini (Lugnano): Un tempo l’erbe appena tagliata, le sterpaglie e gli scarti di coltivazione si bruciavano. Adesso vanno tutti a finire nelle fogne, che irrimediabilmente si intasano perchè “qualcuno” ha pensato di ridurne la portata. Questi sono i risultati.

CLAUDIO COLONNATA

Claudio Colonnata (Lugnano): Ricordo che 30 anni fa nel Rio Mora giocavamo a nascondino, era profondo quasi 2 metri. Adesso è stato cementato e non oltrepassa i 30 centimetri.

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