Centinaia di persone hanno accompagnato Cristiano Petri, lo sfortunato pescatore originario di Caprona tragicamente deceduto domenica scorsa nelle acque dell’Elba, nel suo ultimo viaggio.
La scomparsa di Cristiano, tanto tremenda e inaspettata, ha radunato nella Pieve di Santa Giulia una folla così numerosa da costringere gran parte della gente fuori dalla Chiesa per assistere alla Messa officiata da Don Alberto Marchesi.
Il sacerdote ha voluto nell’occasione indossare paramenti bianchi anzichè viola proprio per diffondere un messaggio di speranza prendendo spunto da questo lutto, in accordo con il carattere della “Puce”: “Nella fine di Cristiano possiamo cogliere il triplice significato di quel mare che tanto amava e che lo ha strappato all’affetto di noi tutti – ha detto Don Alberto – Il mare di bene, testimoniato dalla vostra massiccia presenza, che Cristiano aveva sparso con la sua condotta, esuberante ma sempre profondamente religiosa. Il mare di dolore che attanaglia coloro che lo amavano e che, lasciando da parte le frasi fatte e che vengono spesso ripetute in queste occasioni, trafigge in maniera letalmente i nostri cuori. Il mare in quanto tale, capace di affascinare proprio in virtù della sua misteriosa bellezza”.
Anche le parole di Giorgio, l’amico del cuore di Cristiano, hanno colpito e commosso i presenti, apprezzate per il ricordo che serbano di un giovane di 42 anni troppo presto strappato ai suoi cari.
Secondo le ultime volontà di Cristiano, domani le sue spoglie saranno cremate, ed in seguito sparse in mare, luogo dove egli aveva ardentemente desiderato di vivere e dove troverà l’eterno riposo.
Francesco De Victoriis
